Giornale dell'Installatore Elettrico Lug/Ago 2025 | Page 8

8 NEWS DALLA FILIERA
A CURA DI CLAUDIA REALI

FME: + 0,28 % nelle vendite di materiale elettrico a maggio

Il mercato del materiale elettrico in Italia mostra un primo segnale di ripresa rispetto al 2024, con un incremento dello 0,28 % a maggio 2025 secondo l’ analisi SVE della Federazione Nazionale dei Distributori di Materiale Elettrico( FME). Dopo un avvio d’ anno in flessione – con – 2,13 % a
gennaio, – 3,22 % a febbraio e – 1,07 % a marzo – e un timido + 0,2 % in aprile, maggio consolida il trend positivo dimostrando una crescente tenuta del settore. Il moderato ritorno alla crescita mensile suggerisce una domanda in ripresa, probabilmente favorita da dinamiche stagionali, nuovi
progetti impiantistici e una ritrovata fiducia tra operatori, nonostante l’ assenza di strumenti incentivanti straordinari come il Superbonus. Il presidente Ezio Galli sottolinea che“ questo + 0,28 % mensile segnala un primo consolidamento del dato SVE, che stava soffrendo dopo il calo del 2024. Non si
tratta ancora di una svolta, ma è un chiaro segnale di tenuta”. Questo risultato, seppur contenuto, rappresenta un segnale concreto e incoraggiante per il comparto, in una fase economica ancora segnata da incertezze normative e dall’ aumento dei costi delle materie prime ed energetiche.

Consorzio

ECOLAMP

presenta il bilancio di massa 2024

In occasione della Giornata Mondiale dell’ Ambiente, il Consorzio Ecolamp ha diffuso il bilancio di massa relativo al 2024, confermando l’ efficacia del proprio modello circolare nella gestione dei RAEE( Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Dal trattamento delle due principali categorie – R4( piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici) e R5( sorgenti luminose come tubi fluorescenti e lampade a LED) – Ecolamp ha raggiunto un’ impresa significativa: oltre il 95 % dei RAEE gestiti è stato recuperato, tra materia ed energia. Nel dettaglio, per gli R4 il consorzio ha ricavato l’ 83 % in materie prime seconde e il 12 % in energia, con una componente plastica che pesa per il 31 %. Ancora più efficiente il recupero per gli R5: il 97 % del totale è stato recuperato, di cui l’ 86,5 % in materiali e il 10,5 % in energia; tra i materiali trattati prevalgono il vetro( 74 %), seguiti da plastica( quasi il 10 %) e metalli( 7 %). A guidare questi ottimi risultati è stato anche il comparto RAEE professionale( R4), con un’ impennata del 21 % rispetto al 2023, pari a oltre 3 150 tonnellate raccolte, grazie soprattutto al servizio ExtraVoltaico per i pannelli fotovoltaici. Fabrizio D’ Amico, Direttore Generale di Ecolamp, ha ricordato l’ importanza di un approccio sostenibile:“ Dal trattamento di queste categorie di rifiuti si ottiene un recupero che da anni supera il 90 %. Plastica, vetro e metalli, se gestiti a norma, diventano risorse strategiche per un’ economia circolare”.

SMART LIGHTING, ASSIL: in Italia attesi 5

miliardi di investimenti entro il 2030

L’ Associazione Nazionale dei Produttori di Illuminazione( AS- SIL), durante l’ Assemblea Generale, ha presentato uno studio del Politecnico di Milano che fotografa le potenzialità dello smart lighting in Italia. Secondo l’ indagine, i settori dell’ illuminazione interna e pubblica dovranno beneficiare di investimenti per circa 5 miliardi di euro entro il 2030, in linea con gli obiettivi del PNIEC e delle direttive UE. Il potenziale risparmio energetico è significativo: basti pensare che nei contesti ospedalieri, l’ installazione di 2.150 punti luce intelligenti con investimento di 1,6 milioni garantirebbe un risparmio dell’ 83 %, pari a 861 MWh / anno, con un ritorno sull’ investimento in circa 2,3 anni. Anche l’ illuminazione pubblica non è da meno: 10.000 punti luce smart possono portare a un risparmio energetico del 67 %, riducendo le emissioni di CO 2 di quasi 1.000 tonnellate e rientrando dell’ investimento in circa 4,8 anni. A livello domestico, la transizione a lampade efficienti farebbe risparmiare al consumatore medio circa 30 € l’ anno, contribuendo a evitare 7 milioni di tonnellate di
CO 2 grazie a un risparmio energetico complessivo di circa 34 TWh. Carlo Comandini, Presidente di ASSIL, ha evidenziato come la revisione della direttiva EPBD e l’ aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi rappresentino leve strategiche per valorizzare l’ illuminazione sostenibile, ponendo luce e comfort visivo al centro di una nuova rigenerazione urbana. Il quadro emerge chiaro: lo smart lighting non è solo una risposta alla transizione energetica, ma un’ opportunità concreta per migliorare qualità della vita, efficienza operativa e competitività del comparto, confermando il suo ruolo centrale nel processo di decarbonizzazione del patrimonio edilizio. www. nt24. it