DAL 2025 ESCLUSI DAGLI INCENTIVI FISCALI TUTTI GLI IMPIANTI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI FOSSILI, ANCHE AD ALTA EFFICIENZA
TRANSIZIONE ELETTRICA 57
DAL 2025 ESCLUSI DAGLI INCENTIVI FISCALI TUTTI GLI IMPIANTI ALIMENTATI DA COMBUSTIBILI FOSSILI, ANCHE AD ALTA EFFICIENZA
chia caldaia e nuova pompa di calore). Micro-cogeneratori A patto che soddisfino i requisiti minimi richiesti dalla normativa vigente( rendimento elettrico, risparmio di energia primaria, ecc.). Tecnologia ancora di nicchia, ma rilevante in contesti residenziali condominiali o terziari. Impianti alimentati a biomassa Sono agevolabili se ad alta efficienza, con requisiti ambientali conformi alle normative regionali( es. certificazioni ambientali, basse emissioni di particolato). Queste soluzioni sono particolarmente rilevanti per gli installatori elettrici per due motivi: l’ integrazione impiantistica con sistemi elettrici( fotovoltaico, accumulo, domotica, monitoraggio) e la possibilità di posizionarsi su un’ offerta tecnica evoluta, in linea con la transizione energetica richiesta dalla normativa europea.
L’ unica eccezione: generatori di emergenza a gas ancora detraibili
Nel quadro generale delineato dalla Circolare 8 / E, in cui le tecnologie alimentate a combustibili fossili vengono escluse dalle agevolazioni fiscali a partire dal 1 ° gennaio 2025, una singola eccezione viene esplicitamente ammessa: la sostituzione di gruppi elettrogeni con generatori di emergenza alimentati a gas di ultima generazione può continuare ad accedere alla detrazione del 50 %. Questa previsione è contenuta a chiare lettere nel paragrafo 4.4 della circolare, dove l’ Agenzia delle Entrate chiarisce che: l’ esclusione dagli incentivi non si applica ai generatori utilizzati come dispositivi di emergenza, purché l’ intervento rientri nelle condizioni previste per il bonus ristrutturazioni( art. 16-bis TUIR), e il nuovo generatore rispetti gli standard prestazionali e ambientali richiesti.
Per chi si occupa di impiantistica elettrica in contesti industriali, commerciali o residenziali avanzati( es. condomini con impianti centralizzati), questo significa che: gli interventi di sostituzione o adeguamento dei gruppi elettrogeni d’ emergenza restano fiscalmente vantaggiosi e, al contempo, la presenza di generatori
alimentati a gas non comporta automaticamente esclusione dal beneficio, purché il loro uso sia limitato a situazioni di backup o sicurezza( es. blackout). Infine, è fondamentale documentare correttamente la finalità“ di emergenza” dell’ intervento nella relazione tecnica e nelle dichiarazioni allegate alla pratica edilizia o fiscale.
Spese sostenute nel 2023: possibile la ripartizione in 10 anni
La Circolare 8 / E dedica un passaggio specifico alla nuova facoltà concessa ai contribuenti che hanno sostenuto spese agevolabili nel 2023: si tratta della possibilità di spalmare la detrazione IRPEF in 10 quote annuali costanti anziché nelle 4 canoniche. Questa opzione, introdotta dall’ articolo 1, comma 86, della legge di bilancio 2024, è finalizzata a rendere la detrazione più sostenibile nel tempo per le casse pubbliche, oltre ad attenuare l’ impatto fiscale annuale per i contribuenti con capienza IRPEF ridotta o incostante. Per optare per la ripartizione in 10 anni, il contribuente deve presentare una dichiarazione dei redditi integrativa relativa al periodo d’ imposta 2023, indicare nella dichiarazione integrativa la nuova scelta di ripartizione decennale e, soprattutto, farlo entro il 31 ottobre 2025( scadenza della presentazione ordinaria del modello Redditi 2025). Una volta esercitata, l’ opzione è irrevocabile e riguarda l’ intero importo della detrazione residua riferita alle spese 2023. Chi lavora nel mondo impiantistico ha davanti mesi che richiederanno tempismo, aggiornamento tecnico e precisione documentale. Non basterà più“ fare un buon lavoro”: sarà fondamentale sapere cosa proporre, come farlo rientrare nei bonus disponibili e quando è il momento di agire. Gli incentivi ci sono ancora, ma sono selettivi, condizionati, e molto meno generosi. Chi saprà muoversi con consapevolezza fiscale, oltre che tecnica, potrà ancora offrire valore concreto ai clienti, restando competitivo in un mercato sempre più normato e affollato. Il resto lo farà la professionalità. Quella, per fortuna, non ha scadenza.