L’ ILLUMINAZIONE DI AREA LOCALE RAPPRESENTA UNA NUOVA SOLUZIONE PER LA GESTIONE INTELLIGENTE DELL’ EVACUAZIONE
NORMATIVA 13
Apparecchi di emergenza: nuovi requisiti per maggiore affidabilità
La CEI EN 50172 conferma l’ obbligo di utilizzare apparecchi di emergenza conformi alla norma CEI EN IEC 60598-2-22. Tuttavia, introduce ulteriori requisiti volti a migliorare l’ affidabilità e la manutenibilità degli impianti: a) Gli apparecchi di emergenza devono essere installati in modo da non poter essere disconnessi involontariamente, garantendo la loro operatività in ogni momento critico. b) Lo status della sorgente di sicurezza( standby, guasto, in funzione) deve essere monitorato e visualizzato in un luogo appropriato. Per gli apparecchi autonomi, è sufficiente che il LED di segnalazione sia visibile. Tuttavia, se gli apparecchi sono installati ad altezze elevate dove il LED non è facilmente ispezionabile, la norma raccomanda l’ adozione di sistemi automatici di verifica( ATS), di cui parleremo più avanti. Questo requisito è in linea anche con la norma CEI 64-8( 2024), art. 560.9.14. c) Ogni apparecchio di emergenza deve essere identificato chiaramente( entro 20 cm) con il numero dell’ apparecchio, del circuito e del quadro a cui è collegato. Questa è una novità significativa: le precedenti edizioni delle norme CEI EN 50172( 2006) e UNI EN 1838( 2013) non fornivano indicazioni specifiche sull’ i- dentificazione degli apparecchi. L’ opportunità di identificarli poteva essere dedotta solo dall’ Appendice A della norma UNI CEI 11222. Questa chiara indicazione faciliterà notevolmente le operazioni di verifica periodica e manutenzione.
Tempi di attivazione
Il tempo di attivazione è il lasso di tempo che intercorre tra l’ interruzione dell’ alimentazione all’ illuminazione ordinaria e il raggiungimento del livello di illuminamento richiesto dall’ illuminazione di sicurezza. La CEI EN 50172, a differenza della precedente edizione che non forniva indicazioni in merito, raccomanda per l’ illuminazione delle vie di esodo e antipanico un tempo di attivazione non superiore a 2 secondi( t ≤ 2 s). Ciò significa che, entro due secondi, l’ apparecchio di emergenza dovrebbe fornire il 100 % dell’ illuminamento richiesto. Questa raccomandazione, ormai scontata con l’ impiego di apparecchi di emergenza a LED, solleva una questione di coerenza con la norma UNI EN 1838. Quest’ ultima, sia nell’ edizione
VERIFICHE E MANUTENZIONE: RESPONSABILITÀ E TRACCIABILITÀ
La nuova norma CEI EN 50172 rafforza i criteri di manutenzione e controllo degli impianti, definendo un sistema strutturato di verifiche e responsabilità. Il registro dei controlli, obbligatorio e aggiornato, garantisce continuità nella gestione e nella conformità.
• Registro cartaceo o elettronico obbligatorio, sempre disponibile per controlli.
• Verifica giornaliera: controllo a vista della sorgente di sicurezza( obbligatoria solo per impianti centralizzati).
• Verifica mensile: test di funzionamento su tutti gli apparecchi di emergenza.
• Verifica annuale: controllo generale, verifica di autonomia e funzionamento, con dati registrati.
• Verifica quinquennale: misurazioni strumentali obbligatorie dei livelli di illuminamento e luminanza, con strumenti almeno di classe 2.
L’ ILLUMINAZIONE DI AREA LOCALE RAPPRESENTA UNA NUOVA SOLUZIONE PER LA GESTIONE INTELLIGENTE DELL’ EVACUAZIONE
2013 sia 2024, prescrive tempi di attivazione meno stringenti per l’ illuminazione di esodo e antipanico, fino a 60 secondi. Per le aree ad alto rischio, la UNI EN 1838 richiede invece un tempo di attivazione molto rapido, t ≤ 0,5 s, per raggiungere il 50 % dell’ illuminamento richiesto. Questa discrepanza tra le due norme potrebbe generare incertezze e richiederà probabilmente un chiarimento o un allineamento futuro.
Installazione e cablaggio
La nuova CEI EN 50172, a differenza della precedente edizione, fornisce nell’ Allegato D prescrizioni specifiche sul cablaggio degli impianti di illuminazione di sicurezza. In particolare, la norma stabilisce che“ il cablaggio tra la sorgente di alimentazione dei servizi di sicurezza e il quadro di distribuzione principale del sistema di illuminazione di emergenza deve essere protetto da cortocircuiti e guasti a terra”. Questa indicazione, seppur parziale, è fondamentale. In accordo con la norma CEI 64-8, la protezione da cortocircuiti e guasti a terra deve essere assicurata anche per i circuiti a valle del quadro di distribuzione principale. La norma si concentra su cortocircuiti e guasti a terra poiché i circuiti di illuminazione non sono tipicamente soggetti a sovraccarico. Tuttavia, è cruciale aggiungere che se il circuito è installato in un luogo a maggior rischio in caso di incendio, la protezione dal sovraccarico è comunque necessaria, in quanto serve a contrastare anche cortocircuiti non franchi( con impedenza di guasto elevata). Di conseguenza, la protezione da sovraccarico dei circuiti dell’ illuminazione di sicurezza è facoltativa nei luoghi ordinari, ma obbligatoria nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio.
GIE- IL GIORNALE DELL’ INSTALLATORE ELETTRICO