LA CEI 11-27 DEFINISCE I REQUISITI DI FORMAZIONE E IDONEITÀ PER GLI OPERATORI
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FOCUS
LA CEI 11-27 DEFINISCE I REQUISITI DI FORMAZIONE E IDONEITÀ PER GLI OPERATORI
Metodi“ alternativi”
Un altro metodo per assicurare la protezione contro i contatti diretti consiste nel limitare la tensione di utilizzo dell’ apparecchiatura che si vuole utilizzare, cosa che si può fare agevolmente per gli impianti citofonici o d’ allarme. Tali tipi di sistemi sono definiti dalla Norma CEI 64-8 / 4, al capitolo 411.1, come sistemi SELV( Safety Extra Low Voltage) e PELV( Protection extra Low Voltage). Il sistema SELV consiste in un circuito alimentato da un trasformatore di sicurezza, che risponde ai requisiti della Norma CEI EN 61558( CEI 96-7) e presenta una tensione secondaria non superiore a 50 V in corrente alternata o 120 V in corrente continua. Va specificato che il valore della tensione secondaria non è da solo sufficiente per poter definire SELV un sistema di alimentazione di un circuito, ma devono essere altresì soddisfatte una serie di condizioni ulteriori, non derogabili.
COMPETENZE E PROCEDURE: PREVENZIONE ORGANIZZATIVA DEL RISCHIO
Oltre alla progettazione e all’ installazione, la sicurezza dell’ impianto dipende anche dalle procedure operative seguite durante l’ esercizio e la manutenzione. La protezione contro i contatti diretti, infatti, non si limita solo alla fase iniziale, ma richiede un approccio sistematico alla gestione del rischio.
Procedure da seguire:
• Formazione continua del personale: Il personale deve essere qualificato secondo le normative CEI 11-27 e ricevere formazione continua per essere aggiornato sulle nuove normative e procedure di sicurezza. La protezione contro i contatti diretti non dipende solo dalla scelta dei dispositivi, ma anche dalla competenza di chi esegue i lavori.
• Sezionamento e verifica dell’ assenza tensione: Prima di qualsiasi intervento su un impianto elettrico, è essenziale eseguire un corretto sezionamento e una verifica dell’ assenza di tensione, utilizzando strumenti idonei e conformi. È fondamentale che questa procedura venga rispettata rigorosamente per evitare rischi di folgorazione.
• Controlli periodici: Gli impianti devono essere periodicamente ispezionati per garantire che le misure di protezione siano sempre operative. In particolare, è necessario verificare l’ integrità delle barriere di protezione e delle coperture, che potrebbero deteriorarsi nel tempo a causa di agenti esterni, come polvere o umidità.
• Procedure di intervento sicuro: Ogni operazione sugli impianti deve essere eseguita secondo specifiche procedure di sicurezza, come la creazione di zone di lavoro protette e l’ utilizzo di dispositivi di protezione individuale( DPI) adeguati. La gestione dei rischi deve includere anche un piano di emergenza in caso di incidenti elettrici.
- la sorgente deve essere una sorgente di sicurezza in modo da evitare che la tensione del primario del trasformatore si trasferisca al secondario;- i circuiti devono presentare un isolamento pari alla più alta delle tensioni presenti;- le masse non devono essere collegate all’ impianto di terra. Se anche una sola di tali condizioni aggiuntive non è rispettata il sistema a bassissima tensione non si può più definire SELV, ma prende la denominazione di sistema a bassissima tensione funzionale( FELV). In un sistema SELV la protezione contro i contatti diretti è assicurata in ogni caso( a parte condizioni particolari dettate dalle influenze esterne) se la tensione secondaria del trasformatore non è superiore a 25 V in corrente alternata e 60 V in corrente continua. Per tensioni comprese tra 25 V in corrente alternata e 60 V in corrente continua e 50 V in corrente alternata e 120 V in corrente continua le parti in tensione devono sempre essere protette contro i contatti diretti con involucri aventi grado di protezione minimo XXB. Il sistema PELV ha gli stessi requisiti del sistema SELV eccetto uno: prevede, infatti, che il secondario del trasformatore sia collegato all’ impianto di terra. È importante osservare che se si vuole ottenere la protezione contro i contatti diretti senza l’ utilizzo di involucri o barriere bisogna utilizzare sistemi SELV e PELV con ulteriori limitazioni di tensione al secondario. È possibile riassumere quanto sopra in una tabella dove sono riportate le tensioni considerate pericolose ai fini della protezione contro i contatti diretti ossia quei livelli di tensione sopra i quali le parti attive devono essere racchiuse all’ interno di involucri con grado di protezione non inferiore a IP XX. www. nt24. it