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Autorimesse e circuito di SGANCIO D’ EMERGENZA
In un’ autorimessa con S < 300 m ², l’ impianto elettrico prevede l’ installazione di un unico pulsante di sgancio d’ emergenza per disalimentare tutte le utenze facenti capo all’ area. Essendo i box auto dotati di predisposizione per wallbox, l’ alimentazione dei box sarà derivata
dal quadro d’ appartamento, mentre le utenze comuni sono derivate dal quadro autorimessa. Il pulsante di sgancio determinerà l’ apertura degli interruttori delle linee box nei quadri appartamento e di quello della linea autorimessa nel quadro vano scala. Notate delle criticità sulla soluzione?
Per le autorimesse con superficie non superiore a 300 m 2 a seguito dell’ entrata in vigore dal 19.11.2020 del DM 17.05.202 « Approvazione delle norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di autorimessa » è stata emessa, appunto per le autorimesse sotto detto limite dimensionale la“ Lettera circolare DCPREV prot. n. 17496 del 18-12-2020 – Requisiti tecnici antincendio per autorimesse con superficie non superiore a
300 m 2.” Alle cui prescrizioni si dovranno uniformare gli interventi di nuova installazione, rinnovo e manutenzione straordinaria. L’ autorimessa dovrà essere classificata ai sensi della Norma CEI 64-8 / 7 Sezione 751 – Ambienti a maggior rischio in caso d’ incendio. Non sussistendo uno specifico obbligo normativo la misura indicata è da considerarsi quale misura precauzionale a favore della sicurezza. Dovrà essere garantita l’ autonomia e l’ indipendenza dell’ alimentazione del circuito di sgancio, che verrà sottesa all’ impianto delle parti comuni. Dovrà essere adeguatamente valutata dal progettista la condizione di protezione dai contatti indiretti del circuito di sgancio in rapporto alle plurime sorgenti di alimentazione.
Interventi su IMPIANTO IRAI: quali obblighi per il progettista?
Il committente ha un capannone e ha già un impianto di rilevazione fumi comprensivo di targhe TOA e pulsanti manuali. A seguito di una ristrutturazione sono state modificate delle stanze che quindi non sono più protette dai rilevatori. Fin qui sembra facile, si apre il loop e si inseriscono i nuovi rilevatori. Il problema è che il vecchio impianto è stato progettato a mio parere non alla regola dell’ arte. Ad esempio, le zone non sono tutte completamente coperte. Le lacune che vedo e ho trovato nel vecchio impianto devo farle sistemare? Che responsabilità ha il progettista riguardo a questo? Gli interventi sull’ impianto IRAI, a seguito di modifiche strutturali o di distribuzione spaziale dei locali e delle aree di sorveglianza, con rimozione o integrazione di rivelatori, targhe ottico-acustiche, pulsanti di allarme, sono da progettare preventivamente ai sensi del DM 37 / 08 e secondo le specifiche di cui alla Norma UNI 9795.
Qualora in fase di verifica funzionale, eseguita secondo i criteri della Norma UNI 11224“ Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi”, emergano significative anomalie rispetto ai contenuti del Capito 10“ Metodologia di controllo periodico” o del Capitolo 11“ Verifica generale del sistema” della stessa o non si verifichino le condizioni di cui alla Norma UNI 9795 utilizzata al tempo di realizzazione dell’ impianto o non sussistano le condizioni di cui al Capitolo 8 della stessa“ Verifica dei sistemi”, dovrà essere redatto un rapporto di verifica e a seguito delle anomalie rilevate informare il Committente e il Titolare dell’ attività per procedere successivamente alle operazioni di progettazione degli interventi correttivi con le procedure di cui al DM 37 / 08 e secondo le specifiche della Norma UNI 9795 e delle applicabili norme della serie UNI 54. La responsabilità dei mancati adeguamenti nel corso della vita dell’ impianto è del manutentore che aveva ed ha l’ obbligo di segnalare le anomalie e i malfunzionamenti al Titolare dell’ attività al quale è in capo l’ obbligo giuridico della adeguata manutenzione e della garanzia di funzionalità degli impianti. Nel caso di intervento di progettista abilitato lo stesso dovrà garantire, ai sensi delle vigenti discipline professionali, il pieno rispetto della legislazione e della normativa tecnica negli interventi di adeguamento, rinnovo o realizzazione di nuovi impianti.
GIE- IL GIORNALE DELL’ INSTALLATORE ELETTRICO