Frammenti di luce e di colore Una finestra sull'Impressionismo | Page 78
Corrado Govoni
Corrado Govoni nasce nel 1884 in pro-
vincia di Ferrara, in una famiglia di
contadini. Nel 1895, dopo aver trascorso
qualche anno nel paese natale, entra in
un collegio di Salesiani a Ferrara, poi ini-
zia a lavorare nell’azienda familiare, con-
tinuando gli studi da autodidatta. Nel
1903 si trasferisce a Firenze e pubblica a
sue spese le raccolte poetiche “Le fiale” e
“Armonie in grigio e in silenzio”, di ispi-
razione crepuscolare. Successivamente si
dedica alla prosa, collaborando con di-
verse riviste. A Firenze conosce Palazze-
schi, Corazzini e altri letterati crepusco-
lari. Nel 1911 pubblica “Poesie elettriche”,
nel 1915 “Rarefazioni e parole in libertà”
e “Inaugurazione della primavera”. Con
queste raccolte inizia ad avvicinarsi al
movimento futurista, e stringe amicizia
con il fondatore Filippo Tommaso Ma-
rinetti, conosciuto dopo essersi trasferi-
to a Milano, capitale dell’Avanguardia.
Nonostante ciò, Govoni rimarrà legato a
una poesia ancora crepuscolare e ispirata
dalla natura, dagli oggetti e dalle sensa-
zioni che evocano, ma con un approccio
fanciullesco e gioioso, che si allontana
dalla cupezza delle poesie crepuscola-
ri. L’adesione al futurismo è perciò più
un gioco che una poetica vera e propria.
Nel frattempo si sposa con una donna di
nome Teresa, dalla quale avrà tre figli:
Aladino, Ariel e Mario. Dal 1916 collabo-
ra con la rivista “Diana”, dove appaiono
liriche sue e di giovani esordienti affini a
quello che verrà poi definito ermetismo.
fig. 3:
Il componimento “Il
Palombaro”, che fa
parte della raccolta
“Rarefazioni e parole in
libertà”.
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