Intervista
Il vice presidente
Antonio Carboni
Certi amori nascono, si trasformano ma, sicuramente, non finiscono.
Lo sa bene il vice presidente della Torres, Antonio Carboni, che con il
presidente Salvatore Sechi condivide la passione per i colori rossoblù e
oneri e onori in questa stagione di rinascita. La scritta 1903 tatuata
sulla pelle ma il segno indelebile è sul cuore.
Più dirigente o più tifoso?: «Sicuramente più tifoso, quello lo sono da
sempre e non smetterò mai di esserlo. Da dirigente ho meno esperienza
ma sicuramente sto imparando tanto giorno dopo giorno e vivere la
Torres da dentro è una grande responsabilità che mi sento addosso».
La Torres si è ripresa dopo un inizio non brillante. Lo stato d’animo
oggi qual’è?: «Quando le cose non vanno come vorremmo io e Tore ci
immedesimiamo nei tifosi, sappiamo cosa si prova. Talvolta ci siamo
sentiti impotenti perché sembrava che nulla potesse rimettersi nel
verso giusto ma è stato in quel momento che ci siamo detti di non
mollare. Sapevamo di dover fare di tutto per cambiare le cose. Ci
abbiamo provato, oggi siamo usciti da un brutto periodo ma è il
risultato finale che conta».