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intervista : cetty mannino

Quando ci si sottrae alle emozioni si perde il senso di sé e degli altri , dunque tutto assume un peso indubbiamente più leggero . Dietro una tastiera tutto diventa più semplice , dal conoscersi , al confidarsi fino all ’ attacco violento di una persona .
D : Il progresso tecnologico ha senz ’ altro contribuito allo sviluppo massivo del cyberbullismo , è possibile secondo lei un recupero della normalità senza passare per un regresso tecnologico o hanno ragione i catastrofisti che dipingono un futuro apocalittico .
R : Non è assolutamente auspicabile un regresso tecnologico , non risolverebbe affatto il problema . Piuttosto dovremmo rientrare ognuno nei propri ruoli educativi e professionali e sviluppare insieme una coscienza volta all ’ utilizzo critico e corretto della tecnologia , avendo ben chiare le regole dell ’ educazione civica e del rispetto . Le paure legate alle sviluppo tecnologico sono le stesse attribuite alla diffusione fino a qualche tempo fa della tv , quando sembrava essere il mezzo di distruzione di massa . Il problema non è mai nel mezzo ma nell ’ utilizzo .
D : Quali rischi intravede nel breve e lungo termine se questo fenomeno non viene circoscritto adeguatamente ?
R : La mia preoccupazione è quella di scoprire una società dove la violenza , sia fisica che psicologica , diventi un fatto giustificato . In pratica una società formata da individui che non si assumono la responsabilità delle proprie azioni . Per circoscrivere il fenomeno , ad ogni modo , bisogna partire oggi , dagli adulti . I genitori , non tutti ma molti , difendono gli errori dei figli scagliandosi in prima persona ad esempio contro gli insegnanti . Questo autorizza i figli a una perdita di responsabilità che da adulti li porterà a proseguire su questo modus operandi .
POTETE CONTATTARE CETTY MANNINO SU : cyberbullismo – violenza 2.0
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