Fare Diversamente! Mi racconti di quando... a Rho | Page 4

Un altro esercizio molto efficace è camminare sui colori.

Scegliete tutti i rossi in una strada, mettendovi a fuoco soltanto sugli oggetti rossi

– mattoni, luci, pullover, cartelli. Cambiate al verde, blu, arancione, giallo.

Notate come i colori cominciano a spiccare più nitidi di loro propria iniziativa.

Stavo camminando sul giallo quando ho visto una jeep anfibia gialla

vicino all’angolo tra la 94° Strada e Central Park West. Si chiamava la Cosa.

Questo mi fece venire in mente la Cosa che io conoscevo in Messico.

Era alto più di due metri e aveva fatto la parte della Cosa in un film dell’orrore dello stesso nome

e tutti lo chiamavano la Cosa. Non avevo più pensato alla Cosa da vent’anni

e non ci avrei più pensato se non fosse stato per aver camminato sul giallo in quel particolare momento.

Quando fate queste passeggiate letteralmente viaggiate nel tempo lungo linee di associazione.

William Burroughs, London, 1985 in Ten Years and a Billion Dollars/The Adding Machine

Per fare una deriva, andate in giro a piedi senza meta od orario.

Scegliete man mano il percorso non in base a ciò che sapete, ma in base a ciò che vedete intorno.

Dovete essere straniati e guardare ogni cosa come se fosse la prima volta.

Un modo per agevolarlo è camminare con passo cadenzato e sguardo leggermente inclinato verso l'alto,

in modo da portare al centro del campo visivo l'architettura

e lasciare il piano stradale al margine inferiore della vista.

Dovete percepire lo spazio come un insieme unitario e lasciarvi attrarre dai particolari.

Guy Debord, Bruxelles, 1956, Théorie de la dérive

Allora cerchi, come un primo uomo, di dire ciò che vede e vive e ama e perde.

Rainer Maria Rilke, Parigi, 17 febbraio 1903, in una delle Lettere a un giovane poeta