Fantascienza! intervista dalle colone extramondo | Page 97
gladio era troppo corto. Non c’era verso di sventrare il mostro
restando a distanza!. Se volevo vincere avrei dovuto mettere a
rischio la m ia vita, entrando nello spazio d’azione delle temibili
chele, per colpire al ventre il mostro!.
Mi accucciai a terra puntando il mostro con il braccio destro,
agitando il gladio per attirarne la sua attenzione, m entre con il
braccio sinistro nascosto dietro le spalle, raccolsi una manciata di
sabbia rossa.
Poi stesi il braccio sinistro chiudendo a pugno la mano, per
conservare e celare la poca sabbia che avevo raccolto. Nascosi la
m ano destra proteggendo il gladio per non farm i disamare o
bloccare la mia capacità d’offesa. Feci una serie di salti a zig zag,
avvicinandomi, quindi scagliai come potei la m anciata di sabbia
verso il mostro, la quale in verità servì a ben poco!. Poi con il
braccio sinistro alzato com e uno scudo per proteggermi la testa
ed il volto, entrai deciso nell’area di protezione del mostro,
sperando nel m eglio!.
Le due chele di Afophis afferrarono subito il mio braccio sinistro,
recisero la carne viva, lacerarono tendini, muscoli e raggiunsero
l’osso dell’avanbraccio, quindi lo addentarono con forza sino a
rigarlo, ma altro non accadde: l’osso non si spezzò!.
Immediatam ente la proboscide di scorpione m i traforò la
spalla destra m a si spezzò contro la mia clavicola destra. Allora il
mostro prese a divorarmi il braccio sinistro!.
Rimasi più sorpreso che spaventato da tutto ciò, quando mi
accorsi che non sentivo nessun dolore! nonostante i danni che il
mostro continuava a procurarm i!.
Continuai a lottare con tutte le mie forze, ricordo che il primo
istinto fu quello di divincolarmi dalla presa del mostro, per
sottrarre il braccio sinistro allo sfacelo che stavo subendo. Afophis
tentò più volte di strapparmi il braccio sinistro divincolando la
testa m entre con le ganasce e le chele, serrava il m io braccio
sinistro. La proposcide orm ai spezzata di Afophis, tentò di
sventrarm i nello stesso punto in cui il piccolo Scrapt aveva subito
il letale colpo, m a le ossa della mia cassa toracica ressero all’urto
della chela già danneggiata.
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