• Nanobot ed artefatti complessi nella nanodimensione
Queste sono le ult ime direttrici di ricerca nell’Area 51 suggerite
dagli alieni, mentre la linea dei droni produrrà proficuamente ottimi
dispositivi che tuttavia non saranno “Kessler safe”, le ultime due
linee di sviluppo sono alquanto costose e complesse.
E’ enormemente complessa ma dalle potenzialità infinite la nuova
tecnologia tutt’ora in via di sviluppo, per la produzione ed
assemblaggio di nano-artefatti sempre più complessi. Immaginate
un motore a scoppio perfettamente funzionante nella nano
dimensione!. Alimentato
con pochi centilitri di benzina,
praticamente il dispositivo avrebbe un’autonomia quasi planetaria
oltre ad essere invisibile ai radar!. Prospettive mediche, civili
fantascientifiche, come “devices” che si auto-alimentano perché
produrrebbero energia elettrica in modo autonomo, convertendo
l’energia cinetica delle picco le vibrazioni dei dispositivi indossati, in
energia elettrica con nano-generatori elettrici.
E’ invece poco utile, costosa, la linea di sviluppo delle armi ad
energia diretta: tranne per l’US Navy e la Royal Navy, dato che
l’alto consumo di energia ed il peso degli equipaggiamenti relega i
cannoni laser/a micro-onde od emettitori d’impulsi EMP, ad utili
strumenti solo per i mezzi navali.
Non disponendo voi terrestri di un reattore ad annichilazione
materia/antimateria, vi manca l’energia sufficiente per alimentare
tali armi, che se da una parte hanno l’indubbio vantaggio di non
avere munizionamento da dover trasportare, sono armi precise e
letali, essendo più efficaci e più efficienti rispetto alle tradizionali
armi ad energia chimica/cinetica.
Certo!, potreste miniaturizzare il progetto di reattore nucleare a
fissione che avevate installato nella base militare in Groenlandia,
ma poiché in un campo di battaglia la gente muore e le cose si
rompono, immaginate cosa potrebbe accadere in un campo di
battaglia futuro, se un vostro reattore nucleare tascabile si
guastasse o si danneggiasse esplodendo