L'insegnamento di Ranieri all'Inter
L'
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Traballa, traballa. Lo sa lui, lo sanno tutti.
Ma la dignità e la professionalità che non sono patrimonio solo di chi ha grande esperienza, ma soprattutto degli uomini veri, non fanno difetto a mister Ranieri.
Potrebbe stare zitto, potrebbe guardare al proprio orticello e rispondere a monosillabi o sviando le domande più insidiose, quelle che poi regalano un titolo a giornalisti e tifosi.
Ed invece il missile che sgancia verso Antonio Conte (e di riflesso a Pavel Nedved, faccia ceca di bronzo nel passato da simulatore patentato) è di quelli che piacciono al tifoso nerazzurro depresso, deluso e disorientato dalla gestione ondivaga del post Triplete.
Ranieri oggi è più interista di chi lo è stato da una vita e lo sarà fino alla morte.
Quando si perdono partite con una tale disparità di valori come accaduto domenica contro il Novara attaccarsi agli arbitri è esercizio dialettico fine a se stesso. Ma gli errori ci sono stati e non sono stati neppure pochi in questa disgraziata stagione.
Se viene a mancare la competitività, va almeno difeso il nome, l'onore e il rispetto che merita un club come l'Inter. Cornuti sì, mazziati no, grazie.
Nelle analisi impietose delle ultime settimane non dovremmo dimenticarci mai di questo fondamentale aspetto del nostro essere tifosi. E fa specie che a ricordarcelo siano stati i nostri allenatori come Mancini, Mourinho e ora Ranieri.
Ma all'Inter non sei mai solo allenatore.
Ranieri oggi è più interista di chi lo è stato da una vita e lo sarà fino alla morte.
Quando si perdono partite con una tale disparità di valori come accaduto domenica contro il Novara attaccarsi agli arbitri è esercizio dialettico fine a se stesso. Ma gli errori ci sono stati e non sono stati neppure pochi in questa disgraziata stagione.
Se viene a mancare la competitività, va almeno difeso il nome, l'onore e il rispetto che merita un club come l'Inter. Cornuti sì, mazziati no, grazie.
Nelle analisi impietose delle ultime settimane non dovremmo dimenticarci mai di questo fondamentale aspetto del nostro essere tifosi. E fa specie che a ricordarcelo siano stati i nostri allenatori come Mancini, Mourinho e ora Ranieri.
Ma all'Inter non sei mai solo allenatore.
scritto da: Simone Nicoletti