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Inter-Bologna: In piedi, Inter!

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Nella folle stagione interista capita ancora che a pochi giorni dal ritorno della Champions League e alla vigilia di un appuntamento fondamentale in campionato per agguantare il terzo posto l'attenzione di molti sia rivolta quasi esclusivamente verso il futuro.

Colpa di cessioni passate, presenti e future non adeguatamente compensate dall'arrivo di nuovi e giovani campioni e di una attenzione spasmodica verso tutto quello è bilancio e Fair Play Finanziario, tanto che il campo diventa quasi un fastidioso e mal sopportato orpello.

E' un virus che colpisce tutti, dal presidente all'ultimo dei tifosi e passando purtroppo dalla Pinetina dove una delle rose più vecchie d'Europa è richiamata a guardarsi dentro, ricorrere all'orgoglio, al'esperienza e alla certificata professionalità per invertire l'inaspettata striscria negativa.

Quello che doveva essere il girone del riscatto si sta trasformando in un dejavu gasperiniano con esiti imprevedibili. Cosa succederà se contro Bologna e Marsiglia l'Inter ripeterà prestazioni e soprattutto risultati recenti?

Ranieri manterrà la panchina o come vorrebbero da tempo i giocatori si darà il via ad una autogestione mascherata dalla promozione di Baresi?

Sneijder cambierà idea e preferirà la turbolenta Cecenia alla centrifuga nerazzurra?

I giovani potranno avere spazi, responsabilità e minuti che secondo alcuni gli sono negati da una gestione tecnica e dello spogliatoio poco trasparente?

Il rischio di vivere altre notti da incubo esiste e per scacciarlo il mister non potrà avere a disposizione Samuel, Stankovic, Guarin e soprattutto il Milito principe ritrovato del 2012.

Via libera a Pazzini e Sneijder, con l'incognita del rilancio di Forlan dal primo minuto sulla fascia sinistra sulle zolle che calpestò Eto'o. Esperimento che incuriosisce e perplime in eguall misura. L'uruguaiano è a secco dal suo personale 11 settembre, non ha ancora trovato ritmo e condizione ed il tempo a disposizione sta scadendo.

Il Bologna di Pioli, a suo agio in trasferta,con Di Vaio determinato a bucare per la prima volta Julio Cesar, non è la migliore stampella per rimetterci in piedi. Dovremo fare da soli, come sempre, cn le gambe tremanti e i nervi saldi. In piedi, Inter!

scritto da: Simone Nicoletti