Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi La Scienza dello Spirito | Page 41
P ARTE
FINALE
Sperimentazioni e conclusione
È chiaro che le sperimentazioni di
questa parte del Convegno non
sono scientifiche ma servono
comunque a vivere un’esperienza
White.
Alberto T edesch i - Il trattamento ambien-
tale si fa con le piastrine White (ades-
so anche in vetro perché è un materia-
le più stabile e più potente). Queste
vengono fissate negli angoli delle stan-
ze, che sono considerati i maggiori punti
di accumulo.
Gli angoli si possono anche considerare
come un occhio che vede la stanza, una
specie di telecamere energetiche che
assorbono energia. È sufficiente mettere
negli angoli della stanza questi elementi
in sezione aurea, magari dopo una ana-
lisi fatta con il metodo Turenne, che
definisce con precisione dove disporli,
così da ottenere una migliore rete di
equilibrio (ma anche in assenza di que-
sta analisi accurata è possibile a ognu-
no prendere le 4 piastrine e poi collo-
carle agli angoli del muro!) . Così
facendo si introduce un elemento - il
White - che porta a una fluidificazione.
Lo si può appurare facendo un esperi-
mento con il suono. Prima dell’applica-
zione delle piastrine il suono della stan-
za è tendente al sordo, cupo perché ci
sono dei ristagni; con le piastrine agli
angoli il suono diventa più argentino. Il
White dà apertura e possibilità.
Ovviamente, poi, saranno gli interessa-
ti a cogliere quel qualcosa all'interno di
questa possibilità!
E S P E R I M E N T O CON LA C O P P A T I B E T A N A .
Viene colpita e fatta così suonare più
volte. Dopo di che viene completamente
irrorata con la luce White 22 e quindi
colpita. La differenza fra i due suoni è
chiaramente percepibile.
Prima il suono è più sordo e meno
lungo. Ora il suono è più cristallino e
si protrae più a lungo.
E SPERIMENTO
SULLE
DIFFERENZE
PERCEPIBILI
NELLA SALA .
Il Convegno White ha luogo in una sala
che è stata già piastrata.
Per cui ai quattro angoli si trovano
ormai da tempo le piastrine White, tut-
tavia l’esperimento viene lo stesso fatto
utilizzando delle ciotole contenenti acqua
whitizzata, che vengono poste agli angoli
di metà stanza (così da ottenere una
metà sotto l’influsso dell’acqua e l’altra
senza).
I partecipanti vengono fatti poi disporre:
una metà in una parte e i rimanenti nel-
l’altra metà della stanza. A entrambi i
gruppi viene chiesto di fare attenzione a
come percepiscono lo spazio in cui si
trovano. Dopo di che i due gruppi si
scambiano le postazioni.
A quel punto il risultato è che la parte
con l’acqua whitizzata risulta più "sotti-
le" leggera, fresca...
Alberto T edesch i - A un certo punto
della ricerca è stata poi fatta l’osserva-
zione che anche il cosmetico è costitui-
to prevalentemente da acqua. Per cui è
possibile il suo trattamento con segna-
li che ne modulino i principi attivi per
lavorare su dei livelli particolari. Con
l’azienda cosmetica Natì srl abbiamo
quindi applicato una tecnologia White, in
grado di intervenire a livello industriale
sui prodotti.
La cosa interessante è stato poi il fil-
mare la fase di irrorazione dell’acqua
per le creme con le diverse luci White.
Praticamente sono state create delle luci
che appaiono come delle enormi torce.
Queste sono poste sopra ai grossi con-
tenitori dell’acqua in continua miscela-
zione (per cui con movimento a vorti-
ce) , la quale vien poi irrorata attraver-
so l’emissione della luce.
Osservate ora le caratteristiche del vor-
tice che si forma, in base al tipo di
luce con cui viene irrorata l’acqua
(questi corti filmati saranno presto visi-
bili in versione media player sul nostro
sito: www.aolberosacro.org) .
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L A
PIASTRINA
SUL
CUORE
Emilio Del Giudice ha espresso un’osserva-
zione interessante che ha subito messo in
pratica con ottimi risultati e, come lui,
anche altri che l’hanno adottata.
Come lui stesso spiega, si può utilizzare il
moto turbolento del cuore, che pompa in
continuazione sangue che va poi a irrorare
tutto il nostro corpo, per informare con
maggiore immediatezza l’organismo.
Infatti, se si applica la piastrina White che
si sente più indicata (presto saranno a
disposizione di chi le vorrà acquistare le
differenti piastrine corrispondenti alle diverse
luci) proprio in corrispondenza del cuore, si
utilizza il suo battito costante come frequen-
za che genera turbolenza. Come è già stato
più volte detto, è la turbolenza ciò che in
natura permette un’assimilazione più incisiva
dell’informazione. Di conseguenza, con la
piastrina sul cuore noi otterremo un’integra-
zione più profonda dell’informazione conte-
nuta nella piastrina, che andrà a informare
così il sangue pompato dal cuore, il quale
informerà poi tutte le parti dell’organismo. In
un continuo riciclarsi dell’informazione, visto
che poi il cuore produrrà in continuazione
sangue informato di nuovo!
Chi fino a ora ha già sperimentato l’appli-
cazione di piastrine sul cuore (persone che
avevano problematiche all’organo cardiaco)
ha potuto velocemente constatare un miglio-
ramento pressocché immediato.