Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi Congresso | Page 43
Diversamente, se è sfavorevole, compromette le possibilità evolutive relegando le stesse in una condizione di
blocco, di condizionamento, di "gabbia di Faraday".
Esistono sempre le vie d'uscita e le
soluzioni, e per questo è opportuno
prendere coscienza della giusta portata di quei fenomeni invisibili in grado
di rivestire un ruolo importante nelle
modalità di evoluzione e di rapporto
con la vita.
RADIAZIONI
IONIZZANTI
La principale caratteristica degli elementi
radioattivi è l’instabilità del loro nucleo,
che determina trasformazioni successive
dell’elemento con relativa perdita di
energia.
Tale fenomeno, definito con i termini
disintegrazione radioattiva o decadimento
radioattivo, consiste in una vera e propria trasformazione chimica di un elemento in un altro e si ripete finché non
si giunge alla formazione di un elemento stabile. L’energia di trasformazione
viene emessa sotto forma di radiazioni,
dette radiazioni ionizzanti e sono il
risultato della disintegrazione radioattiva
dell’atomo.
Le p a r t i c e l l e a l f a producono una ionizzazione molto intensa, ma la loro capacità di penetrazione è bassa: esse sono
arrestate da pochi centimetri di aria e
penetrano nel tessuto biologico fino ad
una profondità di 0,1 cm.
Le p a r t i c e l l e b e t a , differentemente dalle
particelle alfa, vengono rilasciate con
energie non ben definite (spettro continuo). La profondità di penetrazione
dipende dal numero atomico della
sostanza assorbente, nonché dall’energia
massima delle particelle stesse.
I r a g g i g a m m a hanno natura differente
dalle particelle alfa e beta. Si verifica,
infatti, che durante la trasformazione di
un atomo, la perdita di massa è accompagnata dalla liberazione di energia
elettromagnetica, le cui radiazioni sono i
raggi gamma. Essi hanno scarsa capacità ionizzante, ma il loro potere di
penetrazione è molto alto e anche una
sorgente esterna può provocare lesioni di
tessuti profondi o di organi interni.
I r a g g i X , infine, differiscono dai raggi
gamma in quanto originano da strutture
elettroniche orbitali anziché dal nucleo.
Sono raggi meno ionizzanti e meno
penetranti dei raggi gamma e vengono
molto utilizzati nella diagnostica medica.
l r a d o n è il primo e unico elemento
gassoso e inerte delle catene radioattive dell’uranio e del torio, e per questa
peculiarità può emanare dalla sorgente e
veicolare nell’aria indoor.
Il radon è un gas nobile che si presenta sotto forma di diversi isotopi.
Solo due di questi possono essere
riscontrati in concentrazioni apprezzabili nell’ambiente:
il r a d o n 2 2 2 , denominato generalmente
radon, che fa parte della catena di
decadimento dell’uranio238;
il r a d o n 2 2 0 , denominato generalmente
thoron, che fa parte della catena di
decadimento del torio232
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INQUINAMENTO
ELETTROMAGNETICO
LA NORMATIVA ITALIANA E IL PRINCIPIO DI CAUTELA
L’adozione del principio di cautela comporta
l’abbandono del limite di esposizione, inteso come limite sanitario (valido per gli
effetti a breve termine) a favore dell’adozione degli obiettivi di qualità che si traducono in minimizzazione del rischio.
I limiti di legge attualmente in vigore (D.L.
08/07/03) per i campi elettrici e magnetici a 50 Hz sono i seguenti:
- campo elettrico (C.E.): 5 KV/m limite
di esposizione;
induzione
magnetica:
100
?T
(microTesla) limite di esposizione, 10 ?T
valore di attenzione, 3 ?T (microTesla)
obiettivo di qualità (in precedenza l’obiettivo di qualità era 0.2 ?T).
Limite di esposizione: valore che non deve
essere superato in alcuna condizione di
esposizione, ai fini della tutela della salute
dagli effetti acuti.
Valore di attenzione: valore che non deve
essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze
prolungate. Esso costituisce la misura di
cautela ai fini della protezione da possibili
effetti a lungo termine.
Obiettivo di qualità: valore determinato dai
singoli impianti da conseguire nel breve,
medio e lungo periodo attraverso l’uso di
tecnologie e metodi di risanamento disponibili per minimizzare l’esposizione della
popolazione e dei lavoratori e realizzare gli
obiettivi di tutela, anche con riferimento alla
protezione da possibili effetti a lungo termine.
M a r c o B e r n i (Reggio Emilia Milano) - Architetto, studia l'interazione tra ambiente esterno, spazi
confinati (costruito) e la salute
psicofisic