Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi Congresso | Page 33
Come metodo l'ho inserito in una
certa fase del percorso del paziente e
decido di volta in volta se utilizzarlo o
meno in alternativa o in associazione
con altri: quali:
- dieta e/o fitoterapia;
- pediluvi/maniluvi;
- lettini con acqua naturalmente "carica" di sorgenti particolari (per un
certo periodo ho utilizzato due lettini
con due "circuiti" contenenti acqua
rifasata White su livelli diversi);
- agopuntura, che ormai applico in
contemporanea ai lettini (con circuito
White), il paziente è sdraiato su un lettino con una serpentina ad acqua che
apre i canali del paziente al livello di
quell'acqua (è come se su una strada
intasata comparissero una o più corsie,
di ampiezza e profondità diverse che
dipendono dal "livello" dell' acqua,
che contribuiscono a smaltire più rapidamente il traffico, ovvero i ristagni, i
domini di coerenza eccessivi e quindi
patologici).
Quando utilizzo questo metodo parto
in genere solo con i lettini e poi valuto in base alla sintomatologia di "scarico" del paziente, ma anche allo stato
generale psichico e fisico, se continuare così, o aggiungere l'agopuntura, che
significa forzare l'apertura o la tonificazione di punti e canali e che ovviamente impone al paziente un impegno
energetico e fisico maggiore.
Il metodo White prevede la preparazione di acqua, informata dal paziente,
e rifasata quindi con le luci White.
Posso utilizzare tale rimedio personale, oppure un'acqua di sorgente che ha
già determinate caratteristiche, che
bilanciano gli squilibri o attivano il
cambiamento del paziente, e successivamente rifasata con le luci White
(senza però che venga prima informata con succussione dallo stesso paziente).
Questo liquido viene poi utilizzato per
i pediluvi e maniluvi. Tale liquido è
costituito per la maggior parte da
macerati a freddo in acqua di fiori,
foglie, radici e via dicendo, che vengono assemblati per quel paziente, per
quei problemi, in quel momento stagionale e lunare e costituisce così il
rimedio specifico e personalizzato…
Il concetto finale è che noi operatori,
con il permesso del paziente, possiamo agire sull'hardware o sul software
del suo sistema, tenendo conto che,
nel nostro caso, è vero che l'uno
influenza e si trasforma nell'altro, ma
è altrettanto innegabile che per avere
un effetto duraturo o anche solo un
effetto, se possediamo anche il miglior
software e lo facciamo girare su un
vecchio 286, non otterremo nulla.
Il paziente non lo possiamo cambiare,
ma il suo processore, possiamo fare in
modo che arrivi a girare almeno come
un Pentium 4 per esempio drenando,
pulendo, rinnovando il fisico e facendo in modo che i cambiamenti suggeriti siano recepiti (solo un sistema
pulito ha capacità d'ascolto) e poi
strutturati.
Il White è un ottimo software, ma
necessita di un sistema capace di percepirne i suggerimenti; il White può
funzionare anche con un sistema
"sporco", ma se la carica di tossine e
di rigidità è elevata, può non succedere nulla, poco, o viceversa si possono
produrre fenomeni di scarico eccessivamente destrutturati e, se non pericolosi, sicuramente dolorosi per il
paziente.
Questa è un'acqua più "leggera", in
quanto vengono meno evidenziati i
ristagni dei pazienti (perché non li
introduciamo come informazione con
la succussione) e quindi si hanno
meno disturbi nella prima e seconda
settimana d'assunzione.
Ruggero
Balzaretti
(Como) Medico endocrinologo, esperto in
medicina tradizionale cinese, utilizza
nella pratica clinica gli strumenti
classici: aghi, moxa, coppette, qi
gong, fitoterapia, ma anche le acque
e il metodo White e si avvale laddove lo ritiene necessario della collaborazione di un bio-architetto.
Per quanto riguarda la piastra White,
la utilizzo per trasferire nel liquido del
rimedio alcune informazioni di macerati, tinture, minerali o quant’altro.
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