Emilio Del Giudice / Alberto Tedeschi Congresso | Page 13
Alberto
Tedeschi
La coscienza olografica
Nel piccolo si ritrova il tutto.
Interagire positivamente sul piccolo, significa guarire, poco alla
volta, l'individuo nel suo insieme
e il tutto in cui è inserito.
Mi
sono sempre interessati gli aspetti esperienziali ed esistenziali degli
individui e la mia ricerca, si può dire
iniziata affiancandomi a Nitamo
Montecucco, uno dei primi medici olistici italiani, quando, al tempo in cui
aveva fondato la sua associazione di
ricerca Cyber, si tentava di analizzare e
classificare le varie tipologie di individui in base alla misurazione delle loro
onde cerebrali. Lui poi direzionò la
sua ricerca verso aspetti diversi da
quelli dove invece io mi sono infine
concentrato. Cercando quindi di mappare gli individui in base al tipo di
onde cerebrali mi sono accorto che
certe caratteristiche corrisondono
sempre a determinati atteggiamenti
psicologici.
Già
sappiamo
dalla
Medicina
Tradizionale Cinese che esiste una
specie di mappa dell'organismo, in cui
si evidenziano le connessioni fra gli
organi e i loro punti riflessi, graficamente sintetizzati nei meridiani energetici, e le caratteristiche psichiche
presentate dagli individui che manifestano iper o ipo attività di certi meridiani a discapito di altri.
Anche il movimento ha, per così dire,
una mappa. Infatti chi si è dedicato a
studiare il tipo di assetto e mobilità del
corpo, come la Bioenergetica di
Alexander Lowen, tanto per citarvi
una tecnica, ha evidenziato che certe
posture esprimono delle particolari
impostazioni psicologiche con le conseguenti risonanze organiche.
Allo stesso modo, con il lavoro di
mappatura delle onde cerebrali, si è
evidenziato una volta di più che esistono delle ulteriori connessioni, la cui
lettura per mette di individuare le
caratteristiche psicofisiche dell'individuo e il tipo di esperienze da cui proviene.
Quindi uno specifico assetto psicologico è sempre determinato da uno
stato particolare degli organi corrispondenti, o viceversa. Ovvero, uno
stato particolare in cui certi organi si
trovano, produce una deter minata
risposta psicologica che si rivela nella
disposizione caratteriale dell'individuo.
Come ben si vede, psiche e corpo sono
strettamente connessi e ciò che si può
individuare in uno è semplicemente la
controparte fisica, piuttosto che quella
sottile, del suo opposto.
L'uno contiene l'altro, ma questo è
anche il concetto olografico che si è
sviluppato in questi ultimi anni, in cui
si afferma che ogni singola parte di un
intero contiene al suo interno le informazioni del tutto a cui appartiene.
È su questo concetto che si sono via
via sviluppate le terapie olistiche, che
vedono, appunto, l'organismo umano
non composto da singole parti a se
stanti, bensì da parti che possono
essere considerate singolarmente ma
sempre e comunque in rapporto di
unione sinergica tra loro.
Le disfunzioni che un organismo può
sviluppare sono sempre il risultato di
tossine accumulate nell'organismo che
lo portano a un suo deterioramento.
Oggi si sa che le tossine non sono solo
di origine fisica, ovvero determinate
da ciò che di insalubre si inserisce nel
nostro corpo (tramite alimentazione o
respirazione o via pelle…), ma vengono in gran parte create anche da atteggiamenti psicologici negativi, o
comunque non funzionali all'individuo. Un accumulo di tossine crea ciò
che in fisica viene chiamato un eccesso di coerenza. Se l'organismo è troppo "coerente" - ovvero "compattato"
dai ristagni tossinici - risulta poco olografico.
5
STATI
DI
COSCIENZA
La lettura dei risultati permise di evidenziare come precisi livelli di frequenze corrispondano a stati di coscienza
ben determinati a cui, a loro volta,
corrisponde lo stato di tutte le zone
dell'organismo. Una specie di "riflessologia della coscienza" che, in base alle
frequenze misurate, permette di individuare il tipo di consapevolezza (stato
di coscienza) con cui l'individuo
risponde agli stimoli esterni e, di conseguenza, il tipo di "mal/ben-essere"
in cui vive.
(Da W h i t e , l a b i o r i s o n a n z a o l o g r a f i c a , Carla Caporale, Verdechiaro edizioni, reperibile anche presso L'Albero
Sacro)
I
CLUSTERS
Le molecole della materia vivente, se
questa si trova nel suo stato ottimale,
sono collegate tra di loro in rapporti
armonici e sinergici che la rendono e
mantengono "fluida". Quando sopraggiunge un inquinamento, che crea quindi tossina, o perché si sono assunti
(ingeriti, respirati, …) degli agenti
tossici, o perché un qualcosa ha provocato in noi delle emozioni negative,
le tossine che, per questo, vengono a
formarsi, legano con la loro presenza
viscosa, nella materia che hanno inquinato, le molecole tra di loro, addensandole in gruppi (grappoli, clusters).
Per cui la sostanza perde la sua originaria fluidità (ovvero l'armonia sinergica dello stato ottimale), e si creano
dei blocchi. Queste, nel tempo, possono risultare dei veri e propri blocchi
energetici e dei bubboni i quali, a furia
di accumularsi e aumentare, diventeranno poi la causa dello scoppio di malattie. (Da W h i t e , l a b i o r i s o n a n z a o l o g r a f i c a , Carla Caporale, Verdechiaro
edizioni,
reperibile
anche
presso
L'Albero Sacro)