Edizione straordinaria febbraio 2018 Edizione straordinaria del cantone del Ticino | Page 13

“ L ’ Islam appartiene al nostro Paese . Noi abbiamo 400.000 mussulmani in Svizzera . 160.000 possiedono un passaporto svizzero . Ora è necessario un passo della Svizzera verso l ’ Islam .”
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EDIZIONE STRAORDINARIA

Fiscalità in Ticino

Il Cantone ha bisogno di capitani coraggiosi

Durante lo scorso mese di dicembre il Parlamento ticinese ha approvato il “ mini-pacchetto fiscale ” proposto dal Governo . Una soluzione , quella sostenuta dal ministro Vitta , che ha sí trovato una maggioranza , ma ben pochi veri consensi . La sinistra lancerà un referendum , mentre il nostro gruppo in Parlamento si è assiduamente opposto con numerosi emendamenti i quali , anche se non accettati , hanno riscosso un notevole interesse e apprezzamento . Gli stessi saranno nuovamente inoltrati sotto forma di iniziative elaborate sottoscritte da deputati di più aree politiche . Una di queste prevede la riduzione dell ’ onere legato al valore locativo nei casi di rigore sulla scorta del modello grigionese . Il Ticino sta perdendo inesorabilmente terreno in ambito fiscale . Da troppi anni
“ Solo l ’ UDC ha il coraggio di avanzare proposte concrete , efficaci e motivate in ambito fiscale senza temere il confronto con la sinistra .”
si tentenna senza proporre sgravi fiscali ponderati e necessari per , da un lato non perdere importanti contribuenti e dall ’ altro attirarne di nuovi .
In grandi linee , per quanto riguarda le persone fisiche è necessario ridurre le aliquote soprattutto per i redditi elevati , visto che nel confronto intercantonale non siamo per nulla concorrenziali . Per quanto riguarda le persone giuridiche è necessaria un ’ importante riduzione dell ’ aliquota sugli utili . Queste modifiche dovrebbero essere introdotte gradualmente sull ’ arco di 5 anni . Oltre a ciò , un ’ attenta revisione del pacchetto fiscale permetterebbe di adeguare e sistemare tutte quelle storture evidenziatesi durante gli anni . Storture che hanno chiamato alla cassa in particolare il vituperato ceto medio . Per favorire questi cittadini abbiamo inoltrato un ’ iniziativa che prevedel ’ aumento del 20 % della deducibilità degli oneri assicurativi , dunque dei premi cassa malati . Proposta che abbiamo replicato , con riduzioni maggiorate , anche a livello federale per quanto attiene all ’ imposta federale diretta . In Ticino solo l ’ UDC ha il coraggio di avanzare proposte concrete ed efficaci , sostenute da motivi validi e importanti senza paura di essere criticati da una sinistra costantemente contraria per partito preso . La nostra visione sul tema non muterà resterà cristallina e stabile come fin ’ ora .
Gabriele Pinoja Capogruppo in Gran Consiglio
Islam

Sveglia : siamo in guerra !

L ’ islamofobia si diffonde sempre più in Europa e nel mondo . Questo termine viene utilizzato spesso e volentieri per delegittimare chiunque osi criticare l ’ Islam , facendolo passare per un razzista o per una persona affetta da un ’ irrazionale e immotivata paura e repulsione verso una religione di “ pace , amore e tolleranza ”. Ma se avversare un ’ ideologia politica totalitaria , violenta , razzista e misogina come quella islamica significa essere islamofobi , allora ritengo che essere islamofobi non sia solo un diritto , bensì anche un dovere di ogni cittadino che ami il proprio Paese , la democrazia e le sue libertà . Molte persone , o per buonismo o per ignoranza , non si sono ancora accorte che l ’ Islam non è una religione come tutte le altre
“ Con le vostre leggi democratiche vi conquisteremo e con le nostre leggi coraniche vi domineremo ”
ma è un ’ ideologia politico-militare , travestita da religione per meglio fanatizzare i propri adepti , che ha un solo obiettivo : conquistare il mondo con le buone o con le cattive e assoggettare tutta l ’ umanità alle leggi coraniche di Allah . A tale scopo , ad esempio , la strategia utilizzata nei Paesi occidentali consiste nello sfruttare le libertà concesse dalla democrazia per diffondersi e per colonizzare questi territori grazie all ’ arma più potente , ossia quella demografica ( basata su un ’ immigrazione sfrenata , su un forte tasso di natalità e sul proselitismo ). “ Con le vostre leggi democratiche vi conquisteremo e con le nostre leggi coraniche vi domineremo ”: aveva profetizzato nel 2002 l ’ egiziano Youssef al-Qaradawi , eminenza grigia del potente e pericoloso movimento dei Fratelli Musulmani , attualmente dichiarato fuorilegge in Egitto ( dove venne fondato nel 1928 da Hassan al Banna , nonno degli “ svizzeri ” Tariq e Hani Ramadan ) ma sconsideratamente libero di agire in Europa , in Svizzera e pure nel nostro Cantone ( dove la Comunità islamica del Ticino , fondata nel 1992 e attualmente presie-
“ Non bisogna essere ingenui , siamo in guerra . Una guerra subdola .”
duta dal siriano Ali Ghaleb Himmat , ha svolto un ruolo importante nella diffusione in Europa dei Fratelli Musulmani , ritenuti i principali responsabili - assieme ai wahabiti sauditi - della radicalizzazione dei musulmani un po ’ in tutto il mondo ). Insomma , è tempo di capire che l ’ Islam ci ha dichiarato guerra : una guerra combattuta senza eserciti , ma non per questo meno pericolosa , e anzi proprio per questo più subdola . I difensori d ’ ufficio dell ’ Islam , ossia quegli “ utili idioti ” che non perdono occasione per colpevolizzare l ’ Europa per il suo passato colonialista ma poi stendono tappeti rossi all ’ avanzata del colonialismo islamico , si giustificano dicendo che occorre fare una distinzione fra Islam in quanto religione di pace e Islamismo in quanto concezione essenzialmente politica dell ’ Islam . In realtà Islam e Islamismo fanno capo agli stessi libri sacri e rappresentano due facce della stessa medaglia , come alcol e alcolismo : non c ’ è uno senza l ’ altro . Semmai una distinzione può e deve essere fatta per i musulmani , che sono tutti obbligatoriamente tali per nascita e non tutti per scelta , e che sono le prime vittime dell ’ Islam . Ma a loro , a quella maggioranza silenziosa considerata “ moderata ” o “ laica ”, va detto chiaro e tondo che se vivono in Europa non possono continuare a tenere opportunisticamente un piede in due scarpe e devono fare una scelta di campo : o stanno dalla parte delle società occidentali ,
basate sul rispetto delle libertà altrui , oppure aderiscono all ’ ideologia islamica e alla sharia diventando così conniventi con le violenze e le oppressioni che ne conseguono . Se vogliamo vincere questa guerra dobbiamo dunque andare alla radice del male , alla fonte del lavaggio del cervello che trasforma le persone in fanatici jihaddisti , e cioè l ’ Islam , con i suoi testi sacri intrisi di violenza verso tutti i non musulmani . Quando si è in guerra il

Ma in Svizzera qualcuno non l ’ ha ancora capito !

“ L ’ Islam appartiene al nostro Paese . Noi abbiamo 400.000 mussulmani in Svizzera . 160.000 possiedono un passaporto svizzero . Ora è necessario un passo della Svizzera verso l ’ Islam .”
SonntagZeitung , 19 novembre 2017
dialogo e le mezze misure “ politicamente corrette ” non servono a niente : o si combatte per vincere oppure inevitabilmente si finirà per essere sottomessi . Quindi per vincere occorre bandire l ’ Islam dall ’ Europa , come nel secolo scorso furono banditi il nazismo e il fascismo : a mali estremi , estremi rimedi ! Sveglia gente !
Giorgio Ghiringhelli Fondatore del movimento “ Il Guastafeste ”
Christian Levrat , Presidente del Partito Socialista Svizzero