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IL BOICOTTAGGIO PER FINI SINDACALI
Durante il primo secolo di vita, anche il sindacato statunitense ha avuto un’ esistenza difficile per la ferma opposizione del potere politico alle richieste dei lavoratori. La storia sindacale degli Stati Uniti d’ America dall’ ottocento ai primi anni del novecento è un susseguirsi di scioperi che si concludevano con attacchi da parte della polizia e delle milizie private delle imprese, di arresti e di condanne per violazioni alle leggi del libero mercato. In questo contesto il sindacato si rendeva conto di essere in una posizione di debolezza e forse fu proprio per dare più forza alle proprie azioni che decise di attaccare le imprese anche sul piano del consumo. Per questo già a partire dalla metà del 1800 prese l’ abitudine di stilare delle liste di imprese che andavano premiate perché avevano accolto le richieste sindacali e di altre che, invece, andavano BOICOTTARE PERCHÉ VIOLAVANO I DIRITTI DEI LAVORATORI. Questa tradizione si perpetua ancora oggi con il bollettino intitolato“ Label letter” edito dalla confederazione Alf-Cio, che segnala le imprese da prediligere e quelle da evitare. Una delle imprese che da tempo si trova nell’ elenco di quelle da boicottare è la Diamond Walnut, grande produttrice di frutta secca, che vende in Itali con i marchi Diamond e Sunsweet. Èè boicottata da cinque anni per abusi nei confronti dei lavoratori. Nel 1985 in un momento di grave difficoltà finanziaria, l’ azienda ottenne dai lavoratori un’ autoriduzione dei salari del 30-40 % e un maggiore sforzo lavorativo che portò a un aumento della resa produttiva. Nel giro di poco tempo l’ azienda recuperò e i profitti balzarono all’ eccezionale tasso del 40 %. Nel 1991 i lavoratori chiesero che i salari fossero riportati ai livelli originari, mai invece di accogliere la richiesta, la Diamond WG licenziò i 500 dipendenti in sciopero, rimpiazzandoli con nuovi braccianti. Dal 1993 il sindacato ha

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