Partito Democratico Circolo 7 ° di Udine
PREMESSE Le seguenti note sono sorte spontaneamente da qualche informale scambio di opinione tra alcuni amici del circolo 7 PD di Udine in occasione delle recenti elezioni politiche ed amministrative . Esse qui sono provvisoriamente in forma di bozza “ semilavorata ” per essere sottoposte innanzitutto all ’ intero direttivo per una loro più completa elaborazione . Nascendo sull ’ onda dei risultati elettorali , della elezione del Capo dello Stato , della formazione del governo , della formazione delle liste e degli esecutivi , esse prendono spunto da queste vicende anche per ulteriori ragionamenti che danno loro una cornice meno occasionale . Qui non si propongono né sofisticate analisi né proposte di scissioni , ma , preso atto di esser giunti ad un momento nevralgico per la vita del Pd , del centrosinistra , ed anche per la democrazia , intendiamo porre all ’ attenzione alcuni punti di indirizzo generale ed operativi al fine di definire una nuova unità ed identità del partito dai vari punti di vista della nostra base ; molti di questi punti , per la loro semplicità e normalità , possono essere considerati anche naturalmente ovvi , scontati , addirittura banali , ma sta di fatto che , nella gestione quotidiana ci si “ dimentica ”, ed essi non vengono praticati . Anche questo scollamento quotidiano e non solo tra dichiarazioni e reale applicazione , “ teoria ” e pratica , peraltro non nuovo , meriterebbe una riflessione a parte . Ma con l ’ avvicinarsi del Congresso , questo breve scritto , pure non nato con questa finalità , inevitabilmente non può sottrarsi a fornire a quel momento alto il contributo del nostro Circolo PD 7 ° UD con la messa in moto di un dibattito locale . Inoltre la pur sintetica trattazione di argomentazioni più generali e non solo legate alla nostra esperienza locale di circolo , sta a significare il ruolo attivo che i circoli possono-vogliono-devono avere nella costruzione della intera linea politica del partito ed in primis della sua identità . Con queste pagine cercheremo di coinvolgere nella messa a punto di approfondimenti , quanti più possibili organismi di partito , a cominciare naturalmente dai circoli , e , ovvio , della nostra realtà cittadina , ma , stante le molte problematiche non direttamente legate al nostro territorio , allo stesso tempo anche cercando contributi da circoli territorialmente lontani .
UNO SGUARDO OLTRE LE PUNTE Il presente documento , come si è detto , non ha carattere pretenziosamente risolutorio e non offre per gli argomenti qui sotto elencati , facili ricette . Non è neppure esaustivo quanto a trattazione degli argomenti più importanti . Tuttavia riteniamo , soprattutto in vista del momento congressuale , menzionare alcune tematiche di interesse globale che , come a cascata , influiscono sulla vita di ogni giorno , di nostri simili in ogni parte del mondo , ma anche nostra . Il Congresso non è solo la procedura per l ’ elezione del segretario del partito , pur se accompagnata da una mozione ( solitamente incentrata su pochi argomenti “ interni ” ) : è , dovrebbe essere , il momento , non ne abbiamo altri , in cui il partito si trova a trattare a 360 ° tutti i temi di interesse nazionale e globale , e in cui è il dibattito a far emergere il mandato ai nuovi dirigenti , non il contrario . Oggi sempre di più rispetto ad alcuni anni fa le nostre riflessioni non possono cominciare e finire sulla punta delle nostre scarpe . Il rimando alle questioni del nostro villaggio globale non costituisce un cappello rituale , ma esso è riferimento necessario per le conseguenze pratiche che producono nel nostro paese e nel mondo intero , nella crisi più acuta del dopoguerra , sotto il profilo materiale e morale . Questo impegno da parte del PD è dovuto a maggior ragione perché il nostro è partito di governo cui non è possibile la semplice protesta né la navigazione a vista nella sfera degli assetti economici , né l ’ indifferenza sui valori , né il cerchiobottismo nei confronti delle diseguaglianze sociali . Dobbiamo recuperare . Scontiamo una grandissima impreparazione tecnica e politica sul rapporto rigore / crescita ; non cerchiamo nemmeno di approfondire che cosa propongono nuove visioni quali ad esempio la decrescita felice perché la sola parola ci fa ribrezzo ; purché si produca , non ci interessa gran che il tipo di beni ; non proponiamo autonomamente né stimoliamo il governo a redigere progetti come il Piano di
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