l documento che sto inviando in queste ore a tutti i democratici “ di buona volontà ”. Sono in realtà delle istruzioni per l ’ uso per un congresso aperto e per ridare acqua alle radici del Partito Democratico .
di Laura Puppato
1 . Premessa
A coloro che mi chiedono perché sono ancora dentro il PD , rispondo con un ’ altra domanda : “ Cosa ci fate voi ancora fuori dal PD ”? Io sono una nativa del PD e ho contribuito a scriverne lo Statuto . Non porterò le mie idee da un ’ altra parte , perché il PD è la mia casa . Al contrario voglio aprire le porte e finestre di questa casa alle persone che hanno le mie idee , ma che oggi non si sentono rappresentate ; alle persone che ci hanno creduto , ma che ora si stanno allontanando .
Io nel PD ci credo e lo voglio cambiare . Le ragioni sono quelle che provengono dai nostri elettori negli incontri di questi giorni , nelle lettere e nelle mail che ricevo quotidianamente . Dobbiamo interrogarci su quanto accaduto negli ultimi mesi , sui milioni di voti che abbiamo perduto e soprattutto le speranze che abbiamo tradito .
2 . Gli elettori
In queste settimane gli elettori del PD sono giustamente arrabbiati . Non mi risulta che qualcuno abbia chiesto loro scusa . Lo dobbiamo fare aprendo l ’ assemblea nazionale dell ’ 11 maggio a Roma .
Il vincolo di mandato , anche se non è previsto dalla Costituzione , rappresenta comunque un dovere morale . Questo vincolo molti parlamentari del PD lo hanno tradito dopo le elezioni , pensando di poter percorrere strade diverse da quelle promesse in campagna elettorale . Abbiamo disatteso il contenuto della Carta d ’ intenti e vanificato le attese di oltre tre milioni di elettori delle primarie del 25 novembre 2012 .
Lo spettacolo indecoroso offerto in occasione dell ’ elezione del Presidente della Repubblica e l ’ affossamento della candidatura di Romano Prodi , hanno reso palesi le divisioni interne . Non dobbiamo stancarci di chiedere i nomi dei 101 “ traditori ”, non si fa strada insieme se chi cammina al tuo fianco non è leale .