Documenti congresso PD 2013 Laura Puppato

l documento che sto inviando in queste ore a tutti i democratici“ di buona volontà”. Sono in realtà delle istruzioni per l’ uso per un congresso aperto e per ridare acqua alle radici del Partito Democratico.
di Laura Puppato
1. Premessa
A coloro che mi chiedono perché sono ancora dentro il PD, rispondo con un’ altra domanda:“ Cosa ci fate voi ancora fuori dal PD”? Io sono una nativa del PD e ho contribuito a scriverne lo Statuto. Non porterò le mie idee da un’ altra parte, perché il PD è la mia casa. Al contrario voglio aprire le porte e finestre di questa casa alle persone che hanno le mie idee, ma che oggi non si sentono rappresentate; alle persone che ci hanno creduto, ma che ora si stanno allontanando.
Io nel PD ci credo e lo voglio cambiare. Le ragioni sono quelle che provengono dai nostri elettori negli incontri di questi giorni, nelle lettere e nelle mail che ricevo quotidianamente. Dobbiamo interrogarci su quanto accaduto negli ultimi mesi, sui milioni di voti che abbiamo perduto e soprattutto le speranze che abbiamo tradito.
2. Gli elettori
In queste settimane gli elettori del PD sono giustamente arrabbiati. Non mi risulta che qualcuno abbia chiesto loro scusa. Lo dobbiamo fare aprendo l’ assemblea nazionale dell’ 11 maggio a Roma.
Il vincolo di mandato, anche se non è previsto dalla Costituzione, rappresenta comunque un dovere morale. Questo vincolo molti parlamentari del PD lo hanno tradito dopo le elezioni, pensando di poter percorrere strade diverse da quelle promesse in campagna elettorale. Abbiamo disatteso il contenuto della Carta d’ intenti e vanificato le attese di oltre tre milioni di elettori delle primarie del 25 novembre 2012.
Lo spettacolo indecoroso offerto in occasione dell’ elezione del Presidente della Repubblica e l’ affossamento della candidatura di Romano Prodi, hanno reso palesi le divisioni interne. Non dobbiamo stancarci di chiedere i nomi dei 101“ traditori”, non si fa strada insieme se chi cammina al tuo fianco non è leale.