Documenti congresso PD 2013 Barca | Page 50

7. Interrogativi su regole e organizzazione
Chi meglio di me conosce i partiti esistenti in Italia, segnatamente a sinistra – a cui mi rivolgo – e in particolare il Partito democratico, potrà valutare quale distanza vi sia rispetto alla forma partito sin qui abbozzata. E quanto arduo sia e quale sia il percorso da compiere se si aderisse all’ ipotesi di partito nuovo disegnato in queste pagine. E quali esperienze già compiute e in corso anticipano in realtà questo disegno.
Comunque stiano le cose, mi è ben chiaro che si tratta di un’ ipotesi ambiziosa. Assai ambiziosa. Ma mi è altrettanto chiaro che senza di essa non può esservi una svolta nel governo del paese. E che si tratta di un disegno possibile. Perché risponde a una fortissima domanda di una diversa politica e alle potenzialità che il paese ha mostrato di avere e che i partiti di sinistra hanno al loro interno. Certo, se perseguito, è destinato ad avere molti nemici, essendo tutto rivolto a fare saltare posizioni di rendita a lungo costituite e difese con caparbietà. Ma quale progetto vero ne è privo? Piuttosto, ciò richiederà la condivisione di un sistema di regole e di un percorso. Su questi aspetti decisivi mi limiterò a sollevare i principali interrogativi ai quali si dovrà rispondere se l’ ipotesi delineata volesse essere attuata in un programma politico.
Un primo gruppo di interrogativi riguarda le modalità operative con cui assicurare la circolazione effettiva delle conoscenze verso il basso e verso l’ alto:
� In quale formato e modalità trasferire la conoscenza dagli spazi territoriali di pubblico confronto agli organi di governo locali?
� Come offrire davvero ai giovani le opportunità di impegno cognitivo prima descritte, avendo come luogo di riferimento primario i circoli territoriali?
� Come aggregare soluzioni anche diverse provenienti da diversi contesti locali e trasferirle ai livelli intermedi( segnatamente regionali) e nazionale?
� Quali forme di sollecitazione impiegare nel portare le soluzioni all’ attenzione dei propri eletti o candidati in posizioni di governo?
� Come realizzare le due fasi di“ ritorno” verso il basso: il trasferimento da parte dei livelli superiori verso i livelli inferiori, delle decisioni assunte o in corso di assunzione nel governo della cosa pubblica? L’“ incursione destabilizzante” da parte della dirigenza nazionale nelle realtà territoriali dove il confronto pubblico aperto non decolla secondo le“ regole della casa”?
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