Documenti congresso PD 2013 Barca | Page 33

argomentativo e dialogo fra soggetti caratterizzati da diverse identità, sono i partiti. E non possono che essere i partiti. Il motore di queste idee, che richiede la forza di un’ organizzazione capace di mobilitare i cittadini per pretendere determinate soluzioni, sono sempre i partiti.
Per poter dare un buon governo al paese, ossia per migliorare la qualità, la giustizia e l’ efficacia delle sue decisioni, servono, in conclusione, corpi sociali intermedi che non siano specializzati nella tutela di uno solo degli interessi o valori in gioco, che abbiano una visione, che permettano un confronto pubblico acceso e aperto, che consentano flussi di idee( nelle due direzioni) tra centro e periferia, che alla fine portino queste idee all’ attenzione delle persone che il metodo democratico fa eleggere o nominare negli organi costituzionali. Insomma, servono i partiti. Al plurale, perché molteplici ed escludenti sono i convincimenti generali – soprattutto lungo un’ asse sinistra-destra – di cui partiti hanno bisogno per esercitare una carica simbolica che incentivi la partecipazione, per disporre di un linguaggio con cui realizzare il confronto, per avere un metro con cui dire i“ si” e i“ no” alle diverse ipotesi di azione pubblica.
Ma la forma partito che oggi usiamo non è quella giusta. Serve una nuova forma. Quale?
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