che per qualche fortunata alchimia tale guida si materializzi e lavori per modificare la macchina dello Stato nel senso indicato, questo disegno non potrà andare in porto, per le dure resistenze e il modesto appoggio che esso incontrerà in assenza di un partito che ne pretenda la realizzazione. E infine per le ragioni che ricaviamo dall’ esperienza dei paesi dove lo sperimentalismo democratico si va diffondendo, ossia che l’ efficacia di questo metodo richiede – anche la mia già citata esperienza lo sottolinea – una rete territoriale di cittadini permanentemente mobilitati con cui interloquire, che si sentano e siano esterni alla macchina pubblica.
Può la latitanza dei partiti essere compensata dall’ azione dei corpi intermedi della società rappresentativi di interessi del lavoro, dell’ impresa o dell’ impegno civile? Certamente, questi corpi intermedi sono fondamentali per riequilibrare divari forti di potere contrattuale fra le diverse articolazioni della società, specie fra il lavoro e il capitale, e per immettere conoscenza nei processi decisionali. Certamente, questa azione può aiutare il cambiamento, quando i corpi intermedi non sono essi stessi parte, con le loro élite, dell’ equilibrio perverso. Certamente, va dato maggiore spazio ai movimenti e alle reti sociali che, con mezzi anche antagonisti, sono veicolo di nuovi bisogni e nuove idee. Ma, anche nella migliore delle ipotesi, nessuno di questi corpi può realizzare quella mobilitazione di cittadini ispirata da convincimenti profondi e al di sopra di ogni specifica identità( di genere, di religione, di classe, di origine, di gusto, di luogo, di rapporto con la natura) che sola consente la maturazione di soluzioni di interesse generale ai complessi problemi dell’ azione pubblica. Non si danno per definizione, in questi corpi, quelle condizioni che consentono di maturare decisioni per un buon governo.
Può la Rete( il web, internet) sostituire i partiti? 38 Anche in questo caso la risposta è negativa. L’ offerta di connessione universale e tempestiva della Rete, la sua capacità di accumulo, archiviazione e recupero delle informazioni, creano straordinarie possibilità di informazione, di mobilitazione, di controllo, degli elettori sugli eletti e in genere dei cittadini sulle azioni pubbliche, e consentono di smascherare la manipolazione delle informazioni da parte delle élite. In particolare, la Rete offre una piattaforma per lo sperimentalismo, perché incentiva i cittadini a dare il proprio
38 Per questa tesi cfr ad esempio Casaleggio, G. e Grillo, B.( 2011), Siamo in guerra. La rete contro i partiti.
Chiarelettere, Milano. Per una sintesi della tesi e una loro critica, ripresa nel testo, cfr. Revelli, M.( 2013). Cfr. anche Biorcio, R., Natale, P.( 2013) e Corbetta, P., Gualmini, E.( 2013).
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