2. Stato arcaico e partiti Stato-centrici
Il mancato buon governo, a livello nazionale e locale, può essere ricondotto a due cause, connesse e sinergiche: a. Una macchina dello Stato arcaica e autoreferenziale, caratterizzata da“ primitivismo organizzativo, rudimentalità delle procedure, insufficienze del personale, scarso ricorso a tecnologie informatiche, arcaicità del disegno complessivo, suo anacronismo rispetto agli altri governi moderni” 5. La macchina dello Stato, la Pubblica Amministrazione, è in generale attardata nel modello autoritario di governo della cosa pubblica; pretende, con arroganza cognitiva, di predefinire in modo completo le regole del gioco; è affetta da smania normativa; trascura sistematicamente l’ attuazione, mancando di“ ingegnerizzare” i processi realizzativi; pretende dai cittadini il rispetto delle scadenze mentre non le rispetta essa stessa; ignora la valutazione degli esiti; non facilita o rifiuta, a livello nazionale, il confronto aperto con le soluzioni alternative che vengono dalle esperienze territoriali. La macchina dello Stato è dunque complessivamente estranea agli strumenti della democrazia deliberativa, che si vanno affinando nel mondo contemporaneo. A tenerla in queste condizioni sono la coazione a ripetere e l’ intenzionalità di un’ élite estrattiva, che deriva benefici( non necessariamente monetari) dalla conservazione dello stato attuale delle cose. Certo, esistono eccezioni, significative, che ben conosco 6; ma sono frenate, talora soffocate, dal resto del corpaccione della macchina pubblica; sono percepite dai cittadini nei luoghi dove riescono a farsi sentire, ma sono sostanzialmente ignorate dai partiti. Insomma non fanno massa critica. Non sono sufficienti ad attivare il cambiamento. b. Partiti Stato-centrici che anziché trarre legittimazione e risorse finanziarie dai propri iscritti nel territorio le traggono dal rapporto con lo Stato,“ attraverso un generoso finanziamento pubblico, la colonizzazione dell’ amministrazione, il patronage e il clientelismo” 7. Dove gruppi parlamentari e dirigenza centrale del
5 Cfr. Cassese, S.( 2013), La qualità delle politiche pubbliche, ovvero del metodo di governare, Camera dei Deputati, 11 Febbraio, p. 1. 6 Si veda lo stesso Cassese, S.( 2013) per alcune indicazioni. 7 Per il termine“ partito Stato-centrico” e per la citazione, cfr. Ignazi, P.( 2012). Sullo stesso tema scrive Mastropaolo,
A.( 2012), Donde vengono e dove stanno andando i partiti politici?, in“ Parole Chiave”, n. 47, richiamando il precedente concetto di“ political parties as public utilities”:“[ I partiti ] avevano visto la luce con l’ ambizione di impadronirsi dello Stato. Una volta che sono entrati in possesso del capitale politico, economico, ecc. dello Stato, è quest’ ultimo che si è impadronito dei partiti. O i partiti si sono messi al riparo di esso, divenendone delle articolazioni: fra tutte le utilities, quelle meno a rischio di privatizzazione”( p. 45).
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