Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 19

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva compagni. Prevedere tempi sufficientemente brevi ed attività motivanti, ma fare in modo che il bambino si alzi quando l’insegnante dice che è arrivato il momento di andare (anche se si è stati seduti pochi minuti) e quando lo fanno anche gli altri. • Effettuare attività a turno con l’adulto Attività: effettuare attività che prevedono il turno con un adulto (ad esempio inserire le palline in un contenitore a turno). Inizialmente un adulto aiuterà fisicamente Valerio a rispettare il turno. Il contenitore verrà spostato dall’uno all’altro interlocutore alternativamente, attenuando gradualmente questo movimento man mano che Valerio sembra aver preso il “ritmo” del turno. Per gli aspetti comunicazionale e linguistico è possibile considerare come obiettivi ed attività specifiche dell’intervento scolastico, quanto segue: • Persistere nei tentativi comunicativi Attività: Valerio mostra a livello emergente intenzionalità comunicativa, soprattutto in contesti chiari, motivanti, in cui ricorre una routine (ad esempio nei giochi motori, nei giochi sociali infantili, sull’altalena). Per fare in modo che questo comportamento si estenda a persone non familiari e si consolidi, i genitori dovranno offrire opportunità per perseverare nella richiesta di attenzione, e gli altri adulti non familiari dovranno rinforzare qualunque tentativo di comunicazione intenzionale. Bisognerà offrire al bambino opportunità per rifiutare qualcosa, mostrare qualcosa, richiamare l’attenzione, ecc… • Orientarsi verso l’adulto quando chiamato per nome Attività: creare una lista di oggetti interessanti, che possono essere consegnati al bambino. Aspettare che il bambino non sia del tutto assorbito in una attività. Pronunciare il nome di Valerio mettendosi di lato al bambino, una sola volta e far immediatamente comparire nel suo campo visivo un oggetto interessante e consegnarglielo. Sarà possibile ripetere tale procedura più volte e da più posizioni. Successivamente si potrà chiamare Valerio e aspettare qualche secondo prima di far comparire l’oggetto, in modo tale che il bambino si volti per cercarlo. • Mettersi seduto su richiesta Attività: creare un elenco di oggetti e attività piacevoli per Valerio. L’adulto deve usare frasi semplici accompagnati da gesti (ad esempio un adulto dice “seduto”, accompagnando il verbale al gesto di tamburellare la mano sulla sedia). Un altro adulto guida 19