Disturbi generalizzati dello sviluppo e integrazione scolastica Autismo e integrazione Scolastica | Page 20

Disturbi Generalizzati dello Sviluppo e Integrazione scolastica Autismo – Strategie per una scuola inclusiva fisicamente da dietro Valerio a sedersi. Una volta seduto sarà possibile rinforzare concretamente il bambino consegnando un oggetto interessante. • Utilizzare il gesto “da” per richiedere Attività: per richiedere oggetti graditi Valerio dovrà utilizzare il gesto del “dammi”. Il bambino può essere guidato fisicamente con delicatezza ad aprire la manina di fronte ad un’altra persona, che consegnerà l’oggetto richiesto. Si può insegnare anche (con guida fisica iniziale) a porgere il bicchiere per bere. • Utilizzare il gesto indicativo Attività: organizzare l’ambiente in modo tale da posizionare oggetti, particolarmente graditi a Valerio, in alto (ad esempio su una mensola), in modo tale che siano visibili ma non accessibili. Quando il bambino si avvicinerà e farà dei tentativi per prendere l’oggetto allungando il braccio, l’adulto dirà subito: “Ah, vuoi il biscotto!” e consegnerà immediatamente l’oggetto in modo tale da rinforzare il gesto di tendere il braccio verso ciò che desidera. Nel caso in cui il bambino non riesca ad alzare spontaneamente il braccio, un adulto (non l’interlocutore) può aiutarlo. Quando tale competenza sarà acquisita, sarà possibile modellare il gesto di “puntare il dito indice”. In seguito aumentare i tempi di latenza prima di consegnare l’oggetto richiesto, in modo che rivolga lo sguardo verso l’adulto prima di riportarlo sull’oggetto (triangolazione visiva). • Imitare semplici vocalizzi Attività: l’attenzione di Valerio può essere “catturata” rip etendo le sue vocalizzazioni. Queste possono essere gradualmente modificate dall’interlocutore. Quando il bambino imita una vocalizzazione dell’interlocutore, è necessario far seguire un’attività interessante. • Generalizzare l’utilizzo del “no” Attività: poiché Valerio in alcune situazioni utilizza il “no” bisognerà fare in modo che questo comportamento si estenda a più situazioni e si consolidi. Gli adulti dovranno rinforzare questa comunicazione ogni qualvolta il bambino la esprime. Bisognerà comunque offrire al bambino più opportunità di rifiutare qualcosa in situazioni predisposte a questo fine (ad esempio, offrendo al bambino un pezzo di materiale che “non c’entra” con quello che sta facendo) e rinforzando l’utilizzo funzionale della comunicazione in situazioni 20