Diario Italia Novembre 2014 | Page 5

STORIE DI IMPRENDITORI ITALIANI. I BADIALI DI CORDOBA La squadra della Inmeba Ivano Badiali è conosciuto nella comunità italo-argentina come il rappresentante dei marchigiani a Córdoba ed appartieneal gruppo d’immigrati arrivatiin Argentina per creare prospere imprese. Nel 1952, quando aveva sei anni, ha lasciato la sua Ancona insieme a sua madre, il fratello e la sorella. Il padre era già arrivato un anno prima e aveva dovuto vendere sua amata fisarmonica per pagare loro i biglietti, perché la situazione in Argentina non era così facile come gli avevano raccontato. La famiglia Badiali attraversava un momento di difficoltà, però il giovane Ivano si rendeva conto che doveva studiare per migliorare la situazione e il suo futuro. In questo modo, oltre a lavorare in officine metallurgiche e poi alla Fiat, Ivano si iscrive alla facoltà d’ ingegneria presso l’UTN. Poco dopo la laurea, già sposato e con una bambina, decide di lasciare l’impiego e di fondare la propria officina metallurgica: Inmeba. L’azienda cresce e arriva a dare lavoro a trenta dipendenti. La crisi del 2001 fa gravi danni alla ditta. Dei trenta impiegati se ne possono mantenere soltanto cinque; purtroppo si deve rinunciare a molti dipendenti molto preziosi per preparare i quali Badiali aveva investitoimpegno e risorse. "Per fortuna, dopo la crisi, molti sono tornati a lavorare con me, altri si sono dedicati ad altre attività" spiega l'ingegnere. Nel 2003 la situazione comincia a migliorare; le aziende clienti recuperano almeno in parte il livello di attività ed Inmeba può essere rilanciata. Oggi Inmeba è diventata un’impresa importante nella produzione di beni capitali: “i clienti ci portano i progetti e noi facciamo quello che loro chiedono, non abbiamo prodotti propri, tutto si fa su misura”. La sua produzione include stampi, matrici, linee di saldatura robotizzate per clienti come la Peugeot, la Toyota e la Ford. Oltre ai prodotti per l’industria automobilistica la Inmeba lavora per l’aeronautica, il settore spaziale e quello nucleare. Il satellite SAC-D dell’INVAP, che fa il monitoraggio climatico, ha componenti dell’Inmeba. L’azienda ha anche fabbricato ottanta elementi del reattore nucleare che la INVAP ha esportato in Australia. Tutta la famiglia di Ivano lavora nella ditta, anche i nipoti; “siccome le aziende familiari che sopravvivono alla terza generazione sono pochissime, abbiamo sviluppato un protocollo famigliare che stabilisce come fare la transiz ione alle nuove generazioni” spiega. Per Badiali, il suo tempo alla Inmeba e già finito: “Io sento che il mio compito e già fatto. Ho cominciato senza niente e ho costruito una ditta molto rispettata. Adesso ci sono i ragazzi e io sono qui soltanto per dare consigli. Il mondo è per quelli che hanno il coraggio di sognare e di correre rischi. L’unica cosa che posso lasciare a i miei sono radici e ali". Fonte: Rivista ADIMRA - Lucia Arese CERCHIAMO COLLABORATORI/GIORNALISTI IN VARIE CITTÀ DELL’ARGENTINA. GLI INTERESSATI POSSONO SCRIVERE A [email protected]