associazioni
L ’ associazione “ Crozolam ” APS di Dro
La baita in località “ Fratte ”
L ’ associazione “ Crozolam ” di Dro , costituita nel 2004 , ha come proprio scopo prioritario la valorizzazione di una montagna in particolare , il monte Anglone , e del parco alle sue pendici dal nome antico , “ Crozolam ”. Qui si stavano perdendo le tracce non solo della raccolta della legna , ma anche della pastorizia praticata per secoli . L ’ associazione si è impegnata nel pulire e ripristinare sentieri , piazzole , anfratti rocciosi e recinti . Su un vecchio sedime è stata inoltre realizzata un baita , luogo di incontro , di grande importanza turistica e didattica . Particolare attenzione è rivolta anche alla manutenzione della segnaletica , importante se si vuole che le persone si muovano sul territorio con sicurezza . È stato ripristinato il sentiero delle “ cavre ”. Va specificato che il termine non si riferisce agli animali ( che pur avranno frequentato le coste dell ’ Anglone !), ma ai pali incrociati che sostenevano il cavo della rudimentale teleferica che , di “ stazione ” in “ stazione ”, permetteva il trasporto della legna al piano . Il sentiero , con incantevole vista su tutto il Basdi Romano Turrini
quando la legna era indispensabile combustibile per tante famiglie , per riscaldare la casa e per cuocere i cibi , era d ’ obbligo affrontare i fianchi delle montagne vicine per operare tagli ( più o meno controllati ) e poi portare a valle i carichi di legna . Le strade antiche del territorio altogardesano portano ancora sulle pietre della loro pavimentazione i solchi del passaggio dei “ brozi ”, i carri a due ruote che poi , giunti al piano , venivano ricomposti nella loro struttura a quatto ruote . Ma vi era anche un altro sistema per portare a valle la legna , soprattutto quando il pendio era particolarmente impervio . Si accumulavano legni di varie dimensioni in spazi appositi , si componevano anche semplici fascine che venivano agganciate a delle funi di ferro sostenute dalle “ cavre ” e poi fatti scendere a valle . Era un lavoro paziente , meticoloso , in qualche caso anche pericoloso . Poi l ’ uso di altri combustibili ( gasolio e gas soprattutto ) e altri sistemi per produrre energia hanno portato all ’ abbandono di queste antiche modalità , dei percorsi e dei luoghi .
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