Dialogo n. 01-2025_web | Page 9

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Con il finanziamento del premio, inoltre, l’ associazione conta di avvicinare il mondo universitario, dal quale è pervenuta la richiesta di una cassetta postale da collocare nei loro spazi associativi. Ancora, il centro di salute mentale: « Oltre al personale sanitario-spiega Francesca Bertolini- hanno uno staff di educatrici che propone delle attività giornaliere per pazienti che seguono dei percorsi riabilitativi, al quale abbiamo fornito una cassetta, che gestiscono in autonomia. La nostra idea è potenziare questo rapporto con momenti più strutturati in cui presentare Francesca de Pretis e iniziare un percorso. Un’ altra idea è puntare di più sull’ arte, soprattutto disegno e collage: abbiamo visto che è un medium che funziona, consente di trattare argomenti altrimenti personali e imbarazzanti. Vogliamo anche che ragazze e ragazzi diventino più protagonisti: abbiamo già organizzato alcuni incontri in cui sono loro stessi i promotori dell’ educazione, altri ce ne saranno nel corso dell’ estate e la chiusura sarà con una giornata organizzata da loro, che sceglieranno i relatori, i temi e gli eventi collaterali ». Infine, La Foresta sta progettando di uscire con la propria attività in uno spazio della città, in modo che questi temi intercettino un pubblico più ampio: « Stiamo pensando a un parco-dice Francesca- anche in relazione alla tragedia di Iris Setti: una sorta di azione dimostrativa ».

Concorso di scrittura per le scuole intitolato a Iris Setti

Il concorso è stato proposto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Rovereto: i licei « Fabio Filzi », « Antonio Rosmini » e Steam International, l’ istituto tecnico tecnologico « Guglielmo Marconi », il liceo artistico « Fortunato Depero », l’ istituto di istruzione superiore « Don Milani », il polo « Giuseppe Veronesi », il centro di formazione professionale Opera Armida Barelli e la scuola arcivescovile « Dame Inglesi ». Agli studenti, divisi nelle categorie A( classi prima, seconda e terza) e B( quarta e quinta), sono state proposte due tracce: « L’ approdo » e « Il rispetto », in entrambi i casi con la richiesta di inserire nella storia un aggancio a uno dei progetti della cooperativa. « Abbiamo organizzato prima di tutto una conferenza stampa-spiega Gian Luca Magagni, responsabile del progetto assieme a Sandra Colacicco- che ha avuto un ottimo riscontro sui media, e poi da Natale siamo stati in tutte le scuole, parlando con dirigenti scolastici e insegnanti e lasciando materiale informativo. In alcuni casi abbiamo avuto dei momenti di incontro con gli studenti, e abbiamo lavorato anche molto con i social. Alla scadenza, il 30 giugno, le opere che abbiamo ricevuto erano una ventina; abbiamo già avuto modo di leggerle, e sono davvero interessanti. Sono incentrate sui valori e sui temi del concorso, in particolare il rispetto del prossimo, la parità di genere e la violenza sulle donne. L’ impressione è che si sia stimolato effettivamente una bella riflessione. Quello che ci preme che si comprenda è che ci saranno sì dei vincitori, ma in realtà vincono tutti, sia perché partecipando si compie qualcosa di importante, sia perché alla fine pubblicheremo un libro con tutte le storie ».
La giuria che valuterà le opere è composta dalla nota giornalista e scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, dalla procuratrice generale della Repubblica presso la procura di Rovereto Orietta Canova, dalle giornaliste Patrizia Belli e Chiara Zomer, dalla presidente della cooperativa Punto d’ approdo Luisa Sartori, dalla direttrice generale della Fondazione Caritro Anita Penati e, per la Cassa Rurale, da Roberta Bonazza.
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