dialogo dicembre 2019 Dialogo_02-2019 def | Page 18

associazioni STRANFORA, la storia e le immagini di Romano Turrini r icorre quest’anno l’ottantesimo di fondazione del Comitato S. Bernardino della contrada di Stranfora, la parte ovest di Arco, arroccata ai piedi della rupe su cui sorge il castello. Per festeggiare questa ricorrenza sono stati pubblicati due volumi. Il primo, “La contrada di Stranfora, appunti di storia e uma- nità”, è stato dato alle stampe dall’Associazione culturale “Il Sommolago”. L’autore, Romano Turrini, ha unito il frutto di tante sue ricerche storiche che hanno avuto come “cen- tro di interesse” Stranfora, aggiungendo nuove informazioni ed un interessante corredo iconografico. I vari capitoli illu- strano momenti importanti per la storia di Arco quali l’edi- ficazione della chiesa di S. Bernardino, la realizzazione del primo acquedotto interno alla città e soprattutto l’attiva- zione di istituti assistenziali che hanno avuto la loro prima sede in Stranfora. L’Ospitale, l’Istituto della Provvidenza, la Pia Casa di Ricovero e l’Asilo d’Infanzia, a partire dalla metà dell’Ottocento, hanno trovato “ospitalità” nei palazzi attor- no alla chiesa di S. Bernardino, ora case ITEA. L’ultimo ca- pitolo è riservato al Monte di Pietà istituito dal conte Fran- cesco d’Arco nel Cinquecento per aiutare le classi sociali più povere, vittime molte volte dell’usura. I registri di questa istituzione sono le specchio fedele della situazione di crisi economica vissuta da molte famiglie, costrette a consegna- re in pegno oggetti vari per avere in cambio denaro e poter così pagare debiti o sostenere spese eccezionali. Tale isti- tuzione finì di operare qualche anno dopo la prima guerra mondiale quando la Cassa Rurale si presentò come valida alternativa per ottenere piccoli prestiti. 18 1961, merenda per i bambini della contrada in occasione della festa di S. Bernardino. La famiglia del primo direttore della Cassa Rurale di Arco, Onorato Angelini con la moglie Maria Rosi e i figli Luigi e Roberto che diventeranno entrambi sacerdoti. Bambini inginocchiati davanti ad un capitello della Via Crucis di Laghel. Lavandaie alla fontana di Stranfora. Un secondo volume, edito dal Comitato S. Bernardino di Stranfora in collaborazione con il Comune di Arco, dal titolo “Stranfora, immagini di una comunità”, è stato curato da Marta Bombardelli Visco e da sua figlia Lorena. Un libro è qualcosa di concreto, nell’epoca in cui tutto sembra imma- teriale; e questo con le sue 384 pagine ha una concretezza tutta sua e un profumo dal sapore antico. Con una pazienza e perseveranza incredibili, Marta e Lore- na hanno contattato tutte le famiglie che hanno abitato e abitano tuttora nella contrada di Stranfora. Hanno cerca- to immagini ovunque, con caparbietà. Ne è uscito un libro avvincente che susciterà ricordi ed emozioni per quanti lo sfoglieranno più e più volte; ed ogni volta si accorgeranno di una persona che prima non avevano notato e che richiame- rà cari ricordi. Le immagini, rigorosamente in bianco e nero, ripercorrono per circa novant’anni la vita di una comunità. Tantissime immagini sono di ottima qualità, realizzate da fotografi d’altri tempi con inquadrature in cui nulla era la- sciato al caso.