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territorio fermato che l ’ agricoltura è inclusiva a tutti i livelli e sa fare da collante tra persone anche molto diverse . La condivisione , che è il senso del mio lavoro , qui trova lo spazio giusto ». L ’ area sociale si realizza con gli incontri : l ’ Orto San Marco è un riferimento importante per la cooperativa sociale « Amalia Guardini », centro socio-occupazionale che accoglie una quarantina di persone con disabilità provenienti , oltre che dalla Vallagarina , dalla valle di Non e dagli Altipiani Cimbri ; ma ha accolto anche un gruppo di giovani partecipanti al progetto PePe affiancati dagli educatori della cooperativa Kaleidoskopio , un ’ iniziativa dedicata alla dispersione scolastica ; due partecipanti a Rete di Valore , progetto con cui Amalia Guardini offre ai suoi utenti esperienze lavorative in aziende del territorio ; un percorso di tirocinio con la cooperativa sociale Gruppo 78 , grazie alla segnalazione dei servizi sociali ; corsi sulla gestione dell ’ orto domestico per l ’ Università del tempo libero ; e l ’ accoglienza di una persona sottoposta a sanzioni penali non detentive e misure alternative . L ’ area della cittadinanza si incentra sul giardino aperto al pubblico , dove si svolgono concerti e dj-set , laboratori culinari e serate divulgative , presentazioni di documentari e libri , letture animate per bambini e ragazzi , degustazioni e feste associative , set fotografici e video , feste e laboratori per adulti e bambini , corsi di orticoltura , giornate a tema e anche una colonia estiva , sempre con il “ filo verde ” degli stili di vita sostenibili e della tutela della biodiversità . « È uno spazio che sta crescendo molto -spiega Erica Gasperotti , responsabile della comunicazione e della programmazione- e in cui c ’ è tanta grinta , energia , vitalità . Un posto luminoso con persone che sorridono , il che potrebbe sembrare banale ma fa una grande differenza . È anche un posto che sta ragionando molto su cosa vuole diventare , quale veste darsi nei prossimi anni . Un elemento di forza mi pare la sinergia con i partner : siamo uno spazio inclusivo , il che vuole dire che facciamo cose molto diverse , e le possiamo fare solo con partner che nel loro ambito hanno esperienza e non si improvvisano ». Un orto circolare didattico è l ’ elemento centrale dell ’ area educativa e il punto di partenza per parlare di cibo , di cucina ma anche di botanica , di ecologia e di arte . Dispone di una serra didattica , di un lombricaio , di un meleto e di diverse piccole aree ad alta biodiversità e valore ecologico dove si impara e si sperimenta mettendo le mani nella terra , insieme a bambini , ragazzi , insegnanti e cittadini , scuole e associazioni , per prendere consapevolezza del valore di quello che mangiamo e di come viene prodotto . « È un progetto complesso e articolato di biodiversità non solo vegetale ma anche umana -spiega Giulia Pizzini , refe-
rente dell ’ associazione H2O + - che non si ferma agli aspetti sociali , educativi e conviviali . In Orto San Marco abbiamo messo a dimora circa 500 piante di diverse varietà di gelso coltivate per un allevamento sperimentale di bachi da seta , punto di partenza di un progetto di ricerca innovativa in campo biomedico in collaborazione con l ’ istituto Biotech dell ’ Università di Trento . Nel 2023 sono stati prodotti una trentina di chilogrammi di seta grezza essiccata , trentina , biologica e medical grade , ovvero pronta per essere destinata all ’ uso cosmetico e biomedicale , dentro un percorso che vuole esplorare opportunità e spazi nel mercato dei prodotti derivati dalla seta nei campi diversi dal tessile . Il percorso nasce dalla volontà del Comune , accolta con grande gioia dal team di Orto San Marco , di riscoperta e valorizzazione storica e culturale di Rovereto , che com ’ è noto dal Cinquecento all ’ Ottocento è stato un importante centro di produzione serica a livello europeo ».
Foto di Elisa Vettori .
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