bioedilizia
TUTELA
DELL’IGIENE
DELL’ACQUA
POTABILE
Come ridurre il rischio
di contaminazione
degli impianti causata
da batteri idrodiffusi.
L’
acqua è fonte di vita. Basta questa
ragione per fare dell’acqua potabile la nostra
più grande priorità.
Un’acqua è definita potabile quando non
contiene microrganismi e parassiti in quantità,
o concentrazioni, tali da rappresentare
un potenziale pericolo per la salute umana.
Inoltre deve possedere caratteristiche
organolettiche accettabili per il consumatore,
tra le quali limpidezza, trasparenza, assenza
Rubinetto elettronico eUnit Kitchen by Dornbracht
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di colore e odori anomali.
La conformità ai requisiti previsti dalla
normativa deve essere assicurata nel punto
in cui le acque sono disponibili per il consumo,
come il rubinetto dell’utenza domestica
da cui fuoriescono.
Preservare una buona qualità idrica per
il consumo umano deve essere l’obiettivo
comune di coloro che progettano, installano,
gestiscono il funzionamento e manutengono
la distribuzione idrica.
La qualità dell’acqua può essere alterata
principalmente da due tipologie di fattori
esterni: chimici e microbiologici.
Partendo dal presupposto che la qualità delle
acque approvvigionata dagli acquedotti italiani
sia mediamente elevata, senza la presenza
di sostanze inquinanti, occorre focalizzare
l’attenzione sugli aspetti microbiologici, intesi
come batteri che proliferano negli impianti
idrici e potenzialmente dannosi per l’essere
umano, presenti negli impianti interni
agli edifici.
Statisticamente i principali batteri riscontrabili
nelle acque destinate al consumo umano sono
riconducibili a due famiglie: Pseudomonas
Aeruginosa e Legionella Pneumophila.
Il batterio della Legionella, ovvero quello
maggiormente legato agli aspetti impiantistici,
si diffonde tramite il cosiddetto principio
dell’aerosol, ovvero la nebulizzazione di micro
gocce di acqua. Colpisce soprattutto persone
immunodepresse, fumatori, bambini e anziani,
privilegiando l’uomo rispetto alla donna.
Il batterio della Legionella prolifera in
presenza di acqua stagnante, soprattutto
negli impianti idrici e sanitari e negli
impianti di condizionamento con sistemi
di umidificazione. Trova inoltre il proprio
habitat naturale con temperature dell’acqua
comprese tra 20°C e 50°C.
Pertanto, il concetto di igiene dell’acqua
potabile deve iniziare ben prima della sua
uscita dal rubinetto: già in fase di produzione,
di trasporto, di stoccaggio e di montaggio
è necessario garantire la massima pulizia dei
componenti destinati al contatto con l’acqua
potabile. La fase che va dall’inizio degli
interventi di installazione fino alla messa
in servizio è di importanza decisiva.
Alla base della realizzazione di un impianto
ineccepibile vi è la corretta scelta dei materiali
costituenti le tubazioni, i raccordi e le valvole,
il razionale dimensionamento e schema di
impianto oltre che la garanzia di un regolare
ricambio di acqua. Inoltre, le misure
di protezione degli utenti
dai processi di disinfezione
devono tenere conto
della destinazione d’uso
dell’edificio e della
tipologia di utenza.
di
Ing. Michele Zanella Agente di Commercio Plurimandatario in Bioedilizia [email protected] cell 339 2609993