DENTROCASA LUGLIO 2025 | Page 61

Mimì è più di un ristorante, in verità è anche più di un piccolo hotel, è una storia di famiglia. La somma della passione per la ristorazione e la successiva ospitalità delle 4 camere arroccate sulla costa è molto più di una semplice sommatoria di spazi e panorama. La storia inizia 100 anni fa, con questo mikado impervio fatto di legni e nasse, che a guardarlo bene a volte nella penombra del sole che si nasconde oltre la linea dell’ orizzonte, sembra proprio la tolda di una nave. Il mare, si sa, può essere generoso, ma anche molto arrabbiato ed il destino di questa famiglia, gli Ottaviano, è indissolubilmente legato al sole ed alla salsedine.
È dal Canada che arrivano Mimì e Lucia, quando giovani ed innamorati, decidono di tentare il sogno di dare nuova vita a quello che era il vecchio trabucco di famiglia. Il trabucco, per chi ne sapesse poco come me prima di scoprire questa meraviglia, è una struttura tipica della costa pugliese del Gargano. Per gli amanti dei tecnicismi, il trabucco è una costruzione realizzata in legno che si compone di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da tronchi di albero dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall’ acqua, due o più bracci, detti antenne, che sostengono un’ enorme rete a maglie strette detta trabocchetto. Il movimento preciso e coordinato delle reti lasciate in acqua e ritirate con forza e velocità consente il miracolo della pesca fruttuosa senza allontanarsi dalla costa. naturali in questo progetto di conservazione, dove le reti da pesca sono reinterpretate come ricami per le tende a tutela della privacy. Legna da deriva, rostri di pesce spada, lumache murex viola tiriane e galleggianti arancioni da pesca arredano le camere che ricordano le cabine di una nave in mezzo al mare. Blu dell’ acqua salata, tortora della sabbia dorata, azzurro del cielo e rosso del sole al tramonto sono il pantone sobrio ed elegante di queste quattro stanze perfettamente integrate in questa oasi di quiete e relax. La fortuna, quindi, non è solo trovare un tavolo per cena, ma avventurarsi e riuscire a dormire in una delle camere arroccate sulla costa che mantengono un fascino a metà strada tra il rifugio di lusso e una avventura in stile Crusoe. Questo anche perché arrivare in questo spazio sospeso non è facile ed il richiamo di un soggiorno lento è davvero fortissimo.
Ma ritorniamo alla storia di questo posto: qui il nonno Mimì c’ è sempre, non solo nei ricordi di chi lo ha conosciuto, ma anche grazie al bellissimo ritratto che di lui campeggia su quel trabucco che ha abitato per tutti i giorni della sua vita. Nulla potrà essere paragonato a quella sensazione wild che un aperitivo sui piccoli tavolini di legno ospitati sugli scogli saprà darvi. Una ricca proposta di vini e finger food ispirati al territorio vi consentiranno di godervi il tramonto di fuoco e gli
Ma ritorniamo agli Ottaviano. Sono stati Carlo e Rossella a raccogliere il testimone di Mimì e della moglie, quando giovanissimi servivano il pescato che il mare offriva su tovagliette di carta agli avventori del posto, attratti dalla genuinità del pesce fresco unita ai prezzi contenuti. Oggi questo posto è molto di più. Domenico, che dal nonno ha ereditato non solo il nome, ma anche passione ed inventiva, è al timone della cucina che ha saputo reinventare utilizzando materie prime cadute nel dimenticatoio con uno sguardo alla cucina contemporanea. Siamo sicuri che quanto sinora descritto sia stato sufficiente ad incuriosirvi, spingendovi a cercare il percorso più rapido che vi traghetti fino a Peschici, perla bianca del Gargano. Ma sappiate che il trabucco da Mimì è molto di più di un semplice ristorante. Come un giano bifronte, Vincenzo, fratello gemello di Domenico, in una terra dove spesso i giovani si allontanano alla ricerca di fortuna altrove, ha deciso di dare a questo spazio un afflato ancora maggiore con la recente ristrutturazione delle quattro meravigliose camere affacciate sul mare. Diciamocela tutta, arrivare sin qui è davvero impervio, ma la fatica sarà ampiamente ripagata quando al sorgere del sole avrete lo straordinario vantaggio di beneficiare di ogni confort di un hotel a 5 stelle in un contesto naturalistico perfettamente conservato.
La ristrutturazione è stata affidata all’ architetto di origini leccesi Alessandro Clima, che ha utilizzato materiali