MARCO GIROLAMI , DISEGNI DI LUCE
Ha un aneddotto scherzoso da raccontare a proposito di qualche vip ? “ Ero a Venezia per fotografare sia Pedro Almodovar , che stava presentando “ Donne sull ’ orlo della crisi di nervi ”, sia Ray Liotta . Bussai alla stanza di Ray Liotta e lui , aprendo , mi prese letteralmente per la testa come a strozzarmi : aveva organizzato tutto per farmi uno scherzo e scattarmi una foto simpatica . La mia forza è stata sempre anche quella di instaurare un rapporto ogni volta alla pari con le star ”. C ’ è qualcosa di se stesso nei soggetti che ritrae ? “ Sicuramente . Le inquadrature , i tagli , l ’ individuazione dei dettagli , le indicazioni che do al soggetto e soprattutto la luce che utilizzo ”. Le fotografie di Marco Girolami lasciano un ’ impronta che le preserva negli anni . Quanto conta nel suo campo saper precorrere i tempi ? “ Conta moltissimo . Per fare un esempio , ho adattato il digitale alla mia fotografia e non viceversa . La luce per me è elemento fondamentale , tanto che la mia vera fonte di ispirazione l ’ ho trovata in pittura , in Caravaggio , perché usava
Marco Girolami un unico punto luce . Nella mia evoluzione di fotografia Fine Art sto facendo opere che sembrano disegni , compiendo una sorta di giro inverso ”. Marco Girolami ha svariato nei campi più disparati traendo sempre linfa dall ’ incontro con nuove realtà : “ Nel 2011 , ai Musei Mazzucchelli di Mazzano , inaugurai la Biennale Internazionale di Arte Contemporanea con una mostra sul Burlesque , che per me rappresenta le suggestioni dell ’ infanzia della TV in bianco e nero . Rimanendo in ambito bresciano , ho curato anche le immagini per la splendida mostra allestita al Museo Santa Giulia , dal tema Roberto Capucci e l ’ antico . Omaggio alla Vittoria Alata ”. Nel 2016 ha scritto e diretto il docufilm “ The inner way – Meditation in Rebibbia ”: “ È un lavoro a cui tengo molto , girato con scarsa strumentazione , ma prezioso per far capire l ’ importanza della meditazione buddista per aiutare le persone dentro e fuori dal carcere ”. Tra le vette della carriera anche la collaborazione col Washington Post magazine per due copertine dedicate rispettivamente a Pierpaolo Piccioli e Alessandro Michele , personaggi non certo facili da agganciare . “ Oggi le vere star sono loro , con i loro look e le loro camaleontiche presenze …” commenta Marco Girolami . Nell ’ ultima primavera-estate ha ritratto fiori , confluiti poi nell ’ esposizione “ Flowers ” di Noema Gallery . “ La prima ispirazione mi venne anni fa da un vecchio libro di stampe giapponesi confermando il mio interesse per il disegno . Nel mio campo cerco infatti di disegnare con la luce ”. Cosa ha in cantiere per il 2023 ? “ Non mi pongo limiti . Ho svariati progetti legati a fotografia , ritrattistica , regia video e magari anche un libro . I fiori , già citati , sono contemplati come fotografia artistica che realizzo per conto mio in totale libertà . Mi sto inoltre cimentando in fotografie contemplate come opera unica : ognuna è numerata e certificata , come un ’ opera pittorica , cercando l ’ esclusività tipica del quadro ”. Una storia che continua dunque , strizzando l ’ occhio all ’ arte e all ’ indomita capacità di mettere a segno il proprio incredibile background .
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di Stefania Vitale stefania . vitale @ dentrocasa . it