DanzaSì Anteprima Danzasi n. 319 novembre 2017 | Page 16

Chiesa di Santa Caterina da Siena, sede della Fondazione Pietà de’ Turchini, dove sarà esposta la mostra fotografica Outre la Danse di Luigi Bilancio, per proseguire a Palazzo Reale, presso la sede del MeMus-Museo Memoria e Musica del Teatro di San Carlo di Napoli. Il Convegno prevede inoltre sezioni scientifico-per- formative, come il laboratorio pratico a cura di Ornella Di Tondo e Noretta Nori, con la collabo- razione di Mauro Squillante e l’interpretazione al violino di Davor Krkjius, sulla ricostruzione di una tarantella di Gaetano Dura, risalente al 1833-34. A conclusione di ogni giornata ci saranno alcuni momenti di spettacolo: venerdì 10, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, è previsto il concerto Il bal- letto dal teatro al salotto: trascrizioni e parafrasi per pianoforte con i pianisti Sara Amoresano, Teresa Desiderio, Alessandro Schiano Moriello. Per informazioni: [email protected] XIV Convegno DES 2017 Danzare i luoghicorpi in dialogo con lo spazio pubblico Dopo aver analizzato ed esplorato, nella scorsa edi- zione, il rapporto fra danza e natura, il convegno di quest’anno vuole rivolgere lo sguardo all’ambiente urbano, spazio attraversato e visitato dai riti quotidi- ani degli individui e delle comunità. Un dialogo antico, quello fra architettura e danza, città e movimenti, luoghi e azioni performative, che torna oggi a riconquistare nuovo vigore e moti- vazione. La danza esce dai luoghi tradizionali per insinuarsi e irrompere nella vita delle persone, là, dove lo spazio è abitato, vivo, condiviso, ambiguo e multisegnico. Il corpo del performer che si muove in un luogo pub- blico viene influenzato non solo dalle caratteristiche fisiche e strutturali, ma anche da tutto l’impianto sinestetico e ambientale che lo circonda e, a sua volta, va a influenzare lo sguardo e le percezioni di chi è abituato ad attraversare distrattamente quel luogo. In questo modo si compongono nuovi equi- libri fra gli spettatori e nascono nuovi interessi e desideri, non ultimo quello di essere guardati e non di guardare, per muoversi da quell’altra parte che un confine transitorio e permeabile ancora segnala. Ed è così che la danza di persone comuni, agìta negli spazi della collettività, riallaccia il senso di apparte- nenza e di storia con i luoghi, afferma il valore del corpo come strumento di conoscenza e d’indagine e accresce di nuove responsabilità etiche ed estetiche chi opera nella danza di comunità. Ci si trova oggi a ragionare e riflettere su modi e modalità, idee ed azioni, prospettive e funzioni di una danza posta sempre più al centro dell’habitat umano. Ci chiediamo allora: L’uscita dai luoghi tradizionalmente deputati per lo spettacolo e l’appropriazione dello spazio urbano come partner per corpi che, danzando, abitano la quotidianità, in che misura richiede a chi si occupa di danza nuove sensibilità e competenze? La relazione con lo spazio fa parte dell’esperienza di ogni corpo danzante. Quando lo spazio è un prodot- to del tempo, fatto da altri uomini che lo hanno pen- sato e costruito, diventa spazio sociale? e la danza va considerata un’esperienza sociologica? La danza (anche di persone comuni) fatta negli spazi pubblici può veramente riallacciare e ricreare il senso di appartenenza e di storia con i luoghi? Può la danza diventare il collante dinamico di un ritrovato rapporto con la vita comune, intesa come intreccio di storie, memorie, relazioni, vincoli e utopie? Sempre più spesso la danza contemporanea sceglie di allontanarsi dai teatri e di servirsi di danzatori non professionisti, senza tuttavia, per questo, riconoscer- si in pratiche di danza di comunità. Parallelamente, con pari frequenza, la danza di comunità viene chia- mata a rivitalizzare creativamente i luoghi del vivere sociale (piazze, parchi pubblici, piccoli borghi, cen- tri commerciali delle grandi città). Ci chiediamo, allora, se l’esperienza della danza urbana, non possa rappresentare, nel panorama italiano, l’anello di congiunzione fra danza contemporanea e danza di comunità. Il convegno si svolgerà l’ 11 e 12 novembre a Bologna presso i Laboratori delle Arti Dipartimento delle Arti – Università di Bologna Piazzetta P. P. Pasolini 5/b. Per conoscere le modalità di iscrizione: www.desonline.it 29