Cronache Cittadine Settembre 2020 Cronache Cittadine n. 1401 | Page 3

COINVOLTE LE COMUNITÀ DI COLLEFERRO, ARTENA E PALIANO Dopo il pestaggio a morte di Willy lo sdegno e la solidarietà di tutti. Ora parte l’iter giudiziario... Raramente trattiamo sul mensile stampato argomenti di cronaca, ma non possiamo non dedicare uno spazio al fatto che ha portato Colleferro tristemente agli “onori” della cronaca nazionale. Il riferimento è all’omicidio di Willy Monteiro Duarte, un ragazzo 21enne di Paliano, che ha trovato la morte in un’assurda notte di inaudita violenza tra Sabato 5 e Domenica 6 Settembre. I fatti sono stati raccontati ampiamente, e con dovizia di particolari, da tutti i media nazionali e noi abbiamo fatto lo stesso con la rapidità che solo il web può consentire. Ci soffermiamo qui su alcuni elementi della vicenda che andranno necessariamente ad avere delle conseguenze, da un lato per quanto riguarda il prosieguo dell’iter giudiziario, dall’altro quanto agli effetti sulle comunità locali e non solo. Decine di ragazzi, assistono, direttamente od indirettamente, ad una notte di inaudita violenza che porta alla morte di un giovane, intervenuto per placare gli animi. Solo un telefonino ha scattato una foto utile alle indagini. Tutto accade nel giro di 20 minuti. Le immagini della videosorveglianza non sono state utili. Qualcuno ha chiamato il 118, ma nessuno ha chiamato il 112. Per puro caso è intervenuto il Comandante della Stazione dei Carabinieri, destato dalle urla provenienti da dietro la caserma, e solo grazie alla sua prontezza e ad una foto scattata dagli astanti, è stato possibile arrestare gli aggressori in flagranza di reato e non come “indiziati di delitto”. Le testimonianze raccolte dai Carabinieri consentono di costruire in poche ore l’impianto accusatorio, che ha retto bene: il Pm lo accoglie ed il Gip lo convalida. In quattro finiscono in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale con l’aggravante dei futili motivi: Mario Pincarelli 22 anni, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi rispettivamente di 24 e 26 anni e Francesco Belleggia di 23, tutti di Artena. I primi tre, difesi da un unico legale, dopo la convalida, restano a Rebibbia, per il quarto si decide per gli arresti domiciliari. Durante l’interrogatorio gli indagati si sono accusati a vicenda, e probabilmente i precedenti, e l’incrocio delle dichiarazioni dei testimoni - dopo aver risparmiato l’arresto ad un quinto indagato - hanno decretato la differenziazione delle posizioni. Fuori dalla caserma, dal carcere e dalle aule giudiziarie si è parlato di bulli, risse, arti marziali violente, razzismo, fascismo. Ma via via che trapelavano le notizie i “bulli” sono diventati - e forse già lo erano - picchiatori professionisti; la rissa si è configurata come una vera e propria aggressione; le arti marziali non insegnano a picchiare la gente per strada; il razzismo - almeno nella vicenda, ma non anche in alcuni commenti, a tutti i livelli - è stato categoricamente escluso; ancora meno accreditabile l’eventualità di una motivazione politica. Il tutto, purtroppo, va letto con una agghiacciante semplicità: si è trattato di una notte di pura follia omicida. Dopo la tragedia, la solidarietà. I lutti cittadini a Colleferro, Artena e Paliano. L’invito vescovile alla riflessione. Le maglie della Roma e del Frosinone con su scritto Willy. La coscienza popolare. Non quella di chi ha mediaticamente linciato gli aggressori, ma quella di tutti coloro che hanno portato un fiore, hanno versato una lacrima, hanno scritto gli striscioni appesi a ridosso del luogo dell’accaduto, hanno partecipato a Paliano alla fiaccolata ed ai funerali. Ed ora pretendono, a pieno titolo, Giustizia. Quella giustizia che è dovuta a tutti, anche agli indagati. Ma, se possibile, è ancor maggiormente dovuta a Willy ed alla sua famiglia. Era nato a Roma il 20 Gennaio del 1999. Giocava a calcio nelle furie biancorosse di Paliano ed era un ardente tifoso della Roma. Diplomatosi due anni fa all’Istituto Alberghiero di Fiuggi, Willy era aiuto cuoco, e con questo ruolo lavorava presso il ristorante dell’Hotel degli Amici di Artena. Era molto apprezzato in entrambi gli ambienti. Sempre allegro e solare. Puntuale, rispettoso e molto bravo, anche dal punto di vista professionale, tanto in campo quanto in cucina. Giustizia per Willy. CRONACHE CITTADINE | Settembre 2020 | pag. 3