Cronache Cittadine Settembre 2020 Cronache Cittadine n. 1401 | Page 10
A COLLEFERRO ALLA PRESENZA DI D’AMATO E DEL SINDACO SANNA
Inaugurati al Parodi Delfino
i locali del nuovo ed efficiente
reparto di medicina Oculistica
Èstato inaugurato nelle scorse settimane,
presso l’Ospedale “L.P. Delfino” di
Colleferro il nuovo reparto di Oculistica
di Colleferro.
All’evento, insieme al Sindaco di Colleferro
Pierluigi Sanna a “fare gli onori di casa”,
erano presenti l’Ass. Regionale alla Sanità
Alessio D’Amato, il Vicesindaco ed Assessore
comunale alla Salute Diana Stanzani, il Direttore
Generale Asl Roma 5 dr. Giorgio Giulio
Santonocito, il Direttore sanitario Asl d.ssa
Velia Bruno, il Direttore Amministrativo dr.
Filippo Coiro, la Direttrice Sanitaria dell’Ospedale
d.ssa Donatella Battaglia, il
Direttore Responsabile del reparto dr. Marco
Giubilei, il personale paramedico del reparto,
il responsabile dell’Ufficio Tecnico Danilo
Giovannoli nonché il Cappellano del nosocomio
Don Nando Brusca.
«Con il commissariamento della Sanità
del Lazio – ha affermato il Sindaco Pierluigi
Sanna – in tutta la Regione abbiamo vissuto
un periodo di particolare difficoltà, e tali
diffoltà non credo finiscano con il termine
del commissariamento: ritengo ci vorranno
anni per rimettere le cose come stavano
prima della “tragedia’ del commissariamento.
In questo luogo (l’ospedale di Colleferro-dr)
ci siamo sentiti spesso soli.
Il sentimento più diffuso non è stato
quello della tristezza o dell’amarezza ma
quello della solitudine che da un po’ di tempo
sembra sia un sentimento che ci stiamo
lasciando alle spalle. Senza dubbio debbo
dire che s’è fatto un grande lavoro e nello
specifico proprio qui si è fatto un grande
lavoro e va dato atto a coloro i quali ne sono
stati protagonisti insieme alla direzione strategica.
L’Oculistica – ha aggiunto Sanna – è senza
dubbio uno dei reparti più importanti di
questo ospedale. Per curarsi qui, i pazienti
vengono da ogni parte del Sud del Lazio,
segno tangibile che si lavora bene. Ed è vero
che in un ambiente migliore si lavora senz’altro
meglio.
I locali che fino ad oggi erano angusti,
che poco facevano esprimere le capacità
professionali di un’equipe particolarmente
affiatata alla quale come Sindaco e rappresentante
dell’Amministrazione comunale di
Colleferro ed anche dei Sindaci dei Comuni
limitrofi, non posso che esprimere la più
ampia riconoscenza.
Credo che non di sole strutture possa
vivere la Sanità pubblica…
Da anni sostengo la “battaglia del personale”
perché le strutture vanno benissimo, e le
accogliamo con grande positività, però poi
“le damigiane per quanto belle, vanno riempite”
per chi ne apprezza il contenuto…
Il nostro è un territorio particolare, un
territorio “di confine”, all’estremità della
Provincia di Roma e confinante con la Provincia
di Frosinone e per un pezzetto anche
con la Provincia di Latina.
Qui afferiscono tanti utenti della Provincia
di Frosinone per servizi sanitari di ogni tipo
e credo che la presenza dell’Ass. Regionale
alla Sanità sia rassicurante e ci fa pensare
che su questo terreno si prosegua e si collabori
che è la cosa più difficile perché ciascuno
ha una propria visione e spesso metterle
insieme è abbastanza complicato.
Con umiltà lo faremo, per il bene comune,
non per il nostro personale, ma per il bene
delle collettività che rappresentiamo e che
meritano, anche dopo la vicenda tragica del
covid – dalla quale ci siamo difesi egregiamente
– vi sia una giusta ricompensa, una giusta
gratificazione per il lavoro svolto perché il
personale di questo ospedale (“Cicero pro
domo sua…”) è stato davvero impeccabile
prima e durante l’emergenza, facendolo
spesso con un grande problema di organico
che dobbiamo assolutamente affrontare e
recuperare.
Ringrazio quindi Alessio (L’Ass. D’Amato-dr),
che conosco ormai da tantissimi anni,
e con il quale credo e spero che si possa
fare tanto…».
«Questa è la prima inaugurazione che
faccio in provincia – ha esordito l’Ass. Regionale
alla Sanità Alessio D’Amato – perché
l’altra è stata l’inaugurazione del reparto di
psichiatria per adolescenti al Policlinico Umberto
I, da quando la regione Lazio è uscita dal
commissariamento.
Ci tenevo a venire qui a Colleferro non
solo come elemento di attenzione ma anche
come elemento affettivo e di rispetto della
comunità di Colleferro e del comprensorio,
ma anche come un segnale di cambio di passo
dopo questa lunga stagione che ha caratterizzato
gli ultimi dodici anni.
Il Lazio che esce dal commissariamento è
un risultato storico… un piccolo miracolo
perché la Sanità versava in una condizione
disastrata, ma soprattutto ha comportato per
tanti, lunghi anni un sacrificio enorme.
Con il blocco del turn-over e le difficoltà
di reclutare nuovo personale.
Questa situazione ormai è alle nostre spalle,
è stato sancito due giorni fa dai Ministeri competenti,
e questo per noi adesso significa
correre, correre nelle politiche di reclutamento
del personale, sapendo che ci sono difficoltà,
perché abbiamo un “imbuto formato” nelle
scuole di formazione, c’è una difficoltà di
reclutamento nelle procedure ed anche alle
legittime aspirazioni dei professionisti che
guardano alla grande città, alla Capitale come
elemento attrattivo e questo noi lo comprendiamo
ma il sistema è un sistema particolare,
fatto sì dalla presenza nella città di Roma, ma
è fatto anche e soprattutto della presenza e
del tessuto attorno alla città di Roma anche
per evitare che le strutture romane vadano al
collasso.
Ecco perché per noi è importante che queste
strutture intorno alla Capitale acquisiscano
una missione qualitativa. Qui noi dobbiamo
fare qualità come per questo reparto.
Ieri abbiamo presentato i dati del “Prevale”
che da quest’anno parla ai professionisti.
Per noi non è fare la classifica dei “buoni”
e dei “cattivi”, ma è la base dalla quale partire
per aiutare i professionisti a migliorare le prestazioni
del servizio.
I dati testimoniano come il sistema sia in
progressivo miglioramento, significa che. Ad
esempio, riusciamo meglio a curare gli infarti
e ad avere meno mortalità…
Quest’anno c’è un elemento in più molto
importante: è entrata in campo la nuova scheda
Sdo, la scheda di dimissione ospedaliera.
Questo vuol dire che oggi il sistema è in
grado di leggere, struttura per struttura, ed
operatore per operatore, la casistica e gli esiti
dei servizi erogati.
Penso che questa novità porterà le strutture,
soprattutto quelle fuori dalla Capitale, a correre
velocemente verso il miglioramento e di questo
sono profondamente convinto e con questa
convinzione vi auguro un buon lavoro in
questa rinnovata struttura.
Noi faremo uno sforzo eccezionale per
quanto riguarda il reclutamento del personale.
Durante la vicenda covid – che per noi è
iniziata il 29 Gennaio, quando ricevemmo la
telefonata della coppia cinese di Wuhan –
abbiamo reclutato più di 2400 unità di personale,
anche in questa Asl, e procederemo in questa
direzione. Sul personale, noi faremo la nostra
parte, ma vi chiedo di fare uno sforzo affinché
coloro che vengono reclutati siano inseriti ed
entrino a pieno regime nei ranghi, anche perché
poi a volte i numeri sulla carta ci sono, ma in
concreto i diritti sindacali, talvolta abusati,
lasciano comunque in sofferenza alcune situazioni.
È un invito alla riflessione perché ora la
Sanità nel Lazio deve correre.
Ben venga questo reparto, ben vengano le
attività presso il nuovo Pronto soccorso che
ora andremo a visitare, anche perché sono
In alto a sinistra il Direttore Responsabile del reparto dr. Marco Giubilei,
il Direttore Generale Asl Roma 5 dr. Giorgio Giulio Santonocito e
l’Assessore D’Amato. In basso a destra Don Nando Brusca, il Vicesindaco
Diana Stanzani e il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna
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