«L’aumento è generalizzato: siamo partiti con le materie grasse, burro e olio, per poi passare alle farine e al resto delle forniture.
Per un periodo abbiamo avuto anche problemi di reperibilità, questo in novembre, ma alla fine
ci siamo saltati fuori
e il Natale è andato bene.
Ora, però, con l’aumento
dell’energia elettrica, temo
che non riusciremo a coprire le spese. Quando si trattava della sola materia prima ci siamo sobbarcati le spese, poi abbiamo dovuto aumentare di circa il 15% il pane e alcuni prodotti dolci, ma con le ultime bollette non potremo coprire gli aumenti di tasca nostra. Le faccio un esempio: sono almeno 15 anni che tutti i macchinari del mio laboratorio funzionano a corrente elettrica, forni, celle, ecc. e le bollette non hanno mai superato i 3000 euro.
A gennaio abbiamo fatto una decina di giorni di ferie, eppure è arrivata una bolletta di oltre 5000 euro.
Alcuni colleghi parlavano addirittura di spegnere le celle e pagare qualche straordinario ai dipendenti.
Questa situazione non sta mettendo in difficoltà solo le nostre attività, ma l’intera popolazione.
Come si può andare avanti se gli stipendi sono rimasti uguali, ma tutti i beni primari sono aumentati?
Nella vita bisogna progettare e questa situazione, ahimè, è il frutto di una politica che manca di progettualità e di una visione sul futuro».
SOMMARIO
PRIMO PIANO
LE OPINIONI
"Quando si trattava
della sola materia
prima ci siamo
sobbarcati le spese,
poi abbiamo
dovuto aumentare
di circa il 15%
il pane e alcuni
prodotti dolci".