Corriere del Pane n. 1/2022 | Page 29

«L’aumento è generalizzato: siamo partiti con le materie grasse, burro e olio, per poi passare alle farine e al resto delle forniture.

Per un periodo abbiamo avuto anche problemi di reperibilità, questo in novembre, ma alla fine

ci siamo saltati fuori

e il Natale è andato bene.

Ora, però, con l’aumento

dell’energia elettrica, temo

che non riusciremo a coprire le spese. Quando si trattava della sola materia prima ci siamo sobbarcati le spese, poi abbiamo dovuto aumentare di circa il 15% il pane e alcuni prodotti dolci, ma con le ultime bollette non potremo coprire gli aumenti di tasca nostra. Le faccio un esempio: sono almeno 15 anni che tutti i macchinari del mio laboratorio funzionano a corrente elettrica, forni, celle, ecc. e le bollette non hanno mai superato i 3000 euro.

A gennaio abbiamo fatto una decina di giorni di ferie, eppure è arrivata una bolletta di oltre 5000 euro.

Alcuni colleghi parlavano addirittura di spegnere le celle e pagare qualche straordinario ai dipendenti.

Questa situazione non sta mettendo in difficoltà solo le nostre attività, ma l’intera popolazione.

Come si può andare avanti se gli stipendi sono rimasti uguali, ma tutti i beni primari sono aumentati?

Nella vita bisogna progettare e questa situazione, ahimè, è il frutto di una politica che manca di progettualità e di una visione sul futuro».

Enrico Ciarocchi Panificio Ciarrocchi,

San Benedetto del Tronto (AP)

SOMMARIO

PRIMO PIANO

LE OPINIONI

"Quando si trattava

della sola materia

prima ci siamo

sobbarcati le spese,

poi abbiamo

dovuto aumentare

di circa il 15%

il pane e alcuni

prodotti dolci".