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LA PUBBLICITÀ E I COMPORTAMENTI ALIMENTARI DEI RAGAZZI
Tabella 1: Il contesto prevalente degli spot italiani.
Contesto Casalingo Studio televisivo Naturale Urbano Fantastico-fiabesco Esterno ludico Sportivo Luogo di lavoro Interno commerciale Scolastico Sanitario Totale
Frequenza 466 196 149 142 118 73 40 29 17 16 10 1256
Percentuale 37 16 12 11 9 6 3 2 1 1 1 100
Il confronto con l’Europa
Gli spot alimentari trasmessi dalle 24 reti negli 11 paesi europei del nostro campione sono 5563. Il confronto è basato su due emittenti per ogni nazione, una pubblica e una privata, individuate in base ai criteri di popolarità e livelli di ascolto. Per quanto riguarda l’Italia, le due emittenti selezionate sono Rai 1 e Canale 5.11 Il numero di spot alimentari utilizzato, ogni qualvolta è presentato il confronto fra paesi europei, è di 4899.12 Il grafico 2 mostra la distribuzione dei 4899 spot fra gli 11 paesi europei. Polonia e Spagna, rispettivamente con 880 e 828 passaggi, sono i paesi che hanno trasmesso il maggior numero di spot alimentari, seguiti da Italia (592) e Grecia (520). Questa distribuzione segue abbastanza fedelmente il collocamento geografico: gli spot diminuiscono tanto più si passa dai paesi mediterranei a quelli del nord Europa, con la sola esclusione della Polonia, che vince la classifica dei passaggi di pubblicità alimentare. L’Italia si conferma come una delle realtà con il maggior affollamento pubblicitario nel settore alimentare. Le differenze numeriche fra i paesi considerati sono ampissime: la Svezia, ad esempio, fanalino di coda per numero di spot alimentari, trasmette solamente un quindicesimo degli spot trasmessi in Polonia e circa un decimo degli spot trasmessi in Italia. L’affollamento pubblicitario di prodotti alimentari nella prima settimana campionata per l’analisi è più alto rispetto a quello rilevato nella seconda settimana in Francia (il 71% dei 359 spot francesi), Gran Bretagna (il 61% dei 374 spot inglesi) e Germania (il 56% dei 443 spot tedeschi). Sono invece stati trovati più spot alimentari nella seconda settimana analizzata in Italia (56% dei 592 spot italiani), in Spagna (62% degli 828 spot spagnoli), Olanda (il 54% degli spot olandesi), Norvegia (il 54% degli spot norvegesi), Svezia (il 62% degli spot svedesi). I tre paesi rimanenti (Portogallo, Polonia e Grecia) hanno trasmesso un numero di spot costante nelle due settimane analizzate. E’ ipotizzabile che, anche in altri paesi europei, l’avvicinarsi del Natale abbia influito sulle tipologie merceologiche di investimento pubblicitario, seppure in maniera differente da paese a paese, secondo abitudini e tradizioni alimentari.
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