Confluenze Magazine Nt. 17 Nr. 10 Anno 2 2014 | Page 4
Pazienza, non restava che dormirci sopra, ma la notte che di solito porta consiglio, ha portato solo
tanta, tantissima acqua. Si riparte e questa volta per il posto giusto, lasciamo speranzosi la prima
destinazione per dirigerci verso il fiume dei temoli. Il tempo ci assiste, il sole ci accompagna verso la
meta. La vegetazione attorno alla strada ci nasconde l’acqua e il fiume, che scorre profondo nella
gola. Non manca molto alla nuova pensione che ci dovrà ospitare, forse un paio di chilometri e
finalmente troviamo un varco nella vegetazione. Il nostro sogno si infrange, acqua sporca, alta,
impescabile! Non è possibile, non ci crediamo, ma la realtà è diversa dal nostro desiderio. Nulla da
fare, ci consultiamo mentre grosse nuvole minacciose ci stimolano a fuggire. Che fare? Siamo solo a
metà della nostra vacanza, le cose si mettono piuttosto male anche perchè non abbiamo notizie
confortanti da amici che sono su altri fiumi della zona. Ma è proprio nel momento critico che i veri
amici ti possono togliere da queste imbarazzanti situazioni ed a un’ora di strada, c’è l’Austria e chi ci
può dare una grossa mano. Nulla è perduto, con una telefonata miracolosa, riusciamo a traslocare
velocemente. Si va a pescare in un paio di riserve che raramente vengono intaccate da eventi
atmosferici: una risorgiva e un’acqua regolamentata da una piccola diga.
Salviamo capra e cavoli, salviamo le ferie di alcuni di noi che a pesca ci va raramente e che già
pensava di tornare a casa. Peschiamo, facciamo qualche buona cattura, completiamo il puzzle della
nostra uscita anche con un certo ottimismo.
Cosa volete che scriva a questo punto? Tutto sommato abbiamo pescato, siamo riusciti a circoscrivere
il nostro problema, abbiamo superato imprevisti che spesso non consideriamo. Prevedere il futuro è
ancora molto difficile anche se ultimamente, le previsioni metereologiche, risultano molto azzeccate,
ma quando si stabilisce una data, se non per casi veramente eccezionali, difficilmente si rinuncia ad
una vacanza, sperando sempre e comunque anche nella buona sorte. Il fiume che “verrà” tornerà di
attualità in un prossimo programma, magari con più fortuna. Ecco perché nelle prime righe di questo
pseudo redazionale, ho voluto esprimere la nostra soddisfazione prima del resoconto di pesca.
Credo che nella nostra sfortuna di aver rimandato ancora una volta il nostro desiderio a tempi futuri,
siamo riusciti a rimediare una situazione che altri appassionati come noi, hanno subito senza soluzioni
alternative e a tal proposito, vale la pena ripensare ad un motto ri