10
il Riformatore sono stati i destinatari che hanno accolto la chiamata divina con una propria personale e profonda esperienza di Dio. Lo scrittore anonimo del XIII secolo, riferendosi alla intensa ricerca di Dio e della sua volontà, svolta dal nostro Fondatore, scrisse: “perseverava ferventemente e incessantemente nella supplica al Signore perchè gli indicasse un Ordine religioso”. Passò un lungo tempo e furono necessarie la preghiera e la riflessione prima di poter discernere e rispondere alla sua chiamata particoloare e alla missione. Dopo l’ispirazione iniziale ricevuta durante la visione, San Giovanni de Matha si ritirò a Cerfroid, dove San Felice e gli altri eremiti lo accompagnarono nella preghiera e nella penitenza per alcuni anni finchè Giovanni e i suoi compagni decisero di proporre il progetto della Fondazione dell’Ordine della Santissima Trinità e degli schiavi. Cerfroid, la culla dell’Ordine, era ed è ancora, un luogo appartato e come tale, ci ricorda l’importanza del silenzio e del raccoglimento nella nostra vita.
Dobbiamo cercare e coltivare un autentico spirito di raccogliemento interiore in mezzo alla frenesia della vita moderna. Il discernimento e la preghiera sono assolutamente necessari per prendere qualsiasi decisione importante e realizzare un progetto. Una volta formata la comunità e manifestato il progetto, Giovanni, Felice e gli altri compagni donarono se stessi e tutti i loro beni alla comunità per il progetto redentivo. Tutti parteciparono attivamente nella missione affidata loro da Dio.
Allo stesso modo, San Giovanni Battista della Concezione ha avuto bisogno di un certo tempo e di molto discernimento, prima di iniziare la sua missione di Riformatore, accogliendo la chiamata. È stato un eccellente predicatore che ha goduto di grande prestigio come oratore brillante. All’inizio non voleva abbandonare tale soddisfazione umana difronte alla possibilità di entrare nel movimento della Riforma. Lo preoccupava anche il suo stato precario di salute difronte alla grande sfida della semplicità e povertà della Riforma. Nonostante nella sua infanzia fosse stato molto fervoroso, in seguito si era raffreddato a causa delle comode abitudini, dei piccoli onori e dei suoi progetti personali. Queste considerazioni umane trattennero la sua decisione nel lanciarsi e immergersi nel movimento della Riforma dell’Ordine. In fine, la chiamata di Dio e la grazia trionfarono su di lui e abracciò la Riforma con tutto il suo cuore, nonostante tutti i dubbi e i sacrifici che ciò comportava. Si offrì totalmente, con tutte le sue qualità e debolezze, a disposizione del Signore e del suo progetto per il rinnovamento dell’Ordine. Sono passati quattrocento anni da quando la Riforma ebbe luogo, e tutti sappiamo che la Famiglia Trinitaria e, specialmente l’Ordine, continua viva grazie alla profonda esperienza di Dio del nostro Riformatore e alla sua risposta incondizionata alla missione che Dio gli aveva affidato.
Cari fratelli e sorelle, noi incarniamo e prolunghiamo nella Chiesa un carisma di lunga durata che è intimamente e indiscutibilmente unito alla persona e alla missione di Gesù.
Messaggio del Ministro Generale alla Famiglia Trinitaria
Carissimi fratelli e sorelle,
con grande gioia e gratitudine saluto ognuno di voi in queste prossime importantissime solennità di San Giovanni de Matha e del Santo Natale. Ogni celebrazione è un’opportunità per ricordare con gratitudine qualche personaggio importante o un avvenimento memorabile e così, riceviamo stimoli e motivazioni nuove per continuare nel nostro stile di vita, per portare avanti la missione con rinnovato entusiasmo. Gesù è nato per liberarci e renderci idonei a partecipare alla vita trinitaria in pienezza. La sua persona e il suo messaggio continuano ad essere incarnati e proclamati da autorevoli cristiani in differenti epoche e circostanze della storia. Concretamente, San Giovanni de Matha, ha incarnato il messaggio pieno di vita e di liberazione nei secoli XII e XIII. Noi, suoi figli e figlie spirituali, abbiamo il privilegio di trasmettere la medesima buona notizia ai poveri e agli schiavi del nostro tempo. Lodiamo il Signore ora e sempre, per questo grande dono mentre ci prepariamo a celebrare il meraviglioso regalo del suo Figlio nel Santo Natale!
Come tutti sapete, manca solo un anno all’inizio del Grande Giubileo della celebrazione del centenario della morte di San Giovanni de Matha e San Giovanni Battista della Concezione. Il mio pensiero vola verso di loro e verso il grande patrimonio che abbiamo ricevuto. Sia il Fondatore come