Comunion Revista Comunion nº 09 - 2012 | Page 5

2. E per la Famiglia Trinitaria, credi che questa celebrazione sia importante?

Fino ad oggi ho visto molto coinvolgimento nella commissione dei religiosi trinitari, ma non ho visto, VORREI SBAGLIARMI, la presenza di tutte le componenti della Famiglia Trinitaria se veramente vogliamo che sia celebrato in Famiglia come è d’obbligo: penso, cioè che, bisognerebbe includere nella commissione centrale, come fatto per l’Assemblea Intertrinitaria di Avila, rappresentanti di consacrate, monache, suore e laici trinitari. Bisognerebbe, a mio modesto parere, coinvolgere di più tutti, se vogliamo che la ricchezza della riflessione sui centenari, arrivi con abbondanza a tutta la Famiglia.

3. Bisognerebbe ringiovanire queste due figure per offrirle oggi al mondo?

Mi chiedo, cosa s’intende per ringiovanire? Se per ringiovanire intendiamo diminuire la radicalità evangelica della loro testimonianza siamo fuori percorso; se invece, intendiamo renderle più visibili, conoscibili, approfittando di tutti i mezzi che oggi la scienza e la tecnica ci offrono, allora va bene.

Ringiovanire senza diminuire la forza del vangelo operante nella loro vita, messaggio valido per tutti i tempi. Non ci facciamo illusioni, senza radicalità evangelica, senza mistica, non c’è futuro!

4. Finalmente, come presentare ai giovani in formazione i nostri due santi?

Ogni santo ha portato la freschezza del vangelo per il suo tempo, dando delle risposte suscitate dallo Spirito (carisma). I giovani hanno bisogno di modelli affascinanti da imitare. I formatori, devono avere il coraggio di proporre ai giovani, senza tentennamenti, la misura alta della vita cristiana: “la santità”.

5

800

Centenaries

400

2. E per la Famiglia Trinitaria, credi che questa celebrazione sia importante?

Fino ad oggi ho visto molto coinvolgimento nella commissione dei religiosi trinitari, ma non ho visto, VORREI SBAGLIARMI, la presenza di tutte le componenti della Famiglia Trinitaria se veramente vogliamo che sia celebrato in Famiglia come è d’obbligo: penso, cioè che, bisognerebbe includere nella commissione centrale, come fatto per l’Assemblea Intertrinitaria di Avila, rappresentanti di consacrate, monache, suore e laici trinitari. Bisognerebbe, a mio modesto parere, coinvolgere di più tutti, se vogliamo che la ricchezza della riflessione sui centenari, arrivi con abbondanza a tutta la Famiglia.

3. Bisognerebbe ringiovanire queste due figure per offrirle oggi al mondo?

Mi chiedo, cosa s’intende per ringiovanire? Se per ringiovanire intendiamo diminuire la radicalità evangelica della loro testimonianza siamo fuori percorso; se invece, intendiamo renderle più visibili, conoscibili, approfittando di tutti i mezzi che oggi la scienza e la tecnica ci offrono, allora va bene.

Ringiovanire senza diminuire la forza del vangelo operante nella loro vita, messaggio valido per tutti i tempi. Non ci facciamo illusioni, senza radicalità evangelica, senza mistica, non c’è futuro!

4. Finalmente, come presentare ai giovani in formazione i nostri due santi?

Ogni santo ha portato la freschezza del vangelo per il suo tempo, dando delle risposte suscitate dallo Spirito (carisma). I giovani hanno bisogno di modelli affascinanti da imitare. I formatori, devono avere il coraggio di proporre ai giovani, senza tentennamenti, la misura alta della vita cristiana: “la santità”.

evangelica della loro testimonianza siamo fuori percorso; se invece, intendiamo renderle più visibili, conoscibili, approfittando di tutti i mezzi che oggi la scienza e la tecnica ci offrono, allora va bene.

Ringiovanire senza diminuire la forza del vangelo operante nella loro vita, messaggio valido per tutti i tempi. Non ci facciamo illusioni, senza radicalità evangelica, senza mistica, non c’è futuro!

4. Finalmente, come presentare ai giovani in formazione i nostri due santi?

Ogni santo ha portato la freschezza del vangelo per il suo tempo, dando delle risposte suscitate dallo Spirito (carisma). I giovani hanno bisogno di modelli affascinanti da imitare. I formatori, devono avere il coraggio di proporre ai giovani, senza tentennamenti, la misura alta della vita cristiana: “la santità”.