Claude Herménégilde Rabetsiferana, che pazientemente e diligentemente ci ha istruiti. Diciamo, quindi, insieme al nostro Vescovo, e adesso coscientemente ne condividiamo il contenuto, che la storia dell’Ordine della SS. Trinità è storia d’Amore.
Durante il rituale, viene raccomandato agli ordinandi: “Credi a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni, ama ciò che hai scelto e che Dio ti propone”. La nostra è una parrocchia privilegiata, grazie proprio ai Trinitari che ringraziamo con tutto il cuore; salutiamo calorosamente il Ministro Generale P. Jose Narlaly, che ci ha più volte onorato con la sua presenza, il Ministro Provinciale della Provincia Nostra Signora del Buon Rimedio e, ancora, quanti, venuti da lontano, hanno partecipato e appassionatamente animato, anche con balli e canti folcloristici, tutta la solenne celebrazione. Forse un giorno, il Signore ci chiederà conto di tale privilegio (ricordiamoci della parabola dei talenti!).
Ci sono tanti paesi, tante parrocchie senza sacerdote! Sono problemi ed assilli del Vescovo? Si, ma sono anche nostri. A noi, sicuramente, corre l’obbligo di pregare –“viribus unitis” –instancabilmente ed assiduamente il Padrone della messe “perché mandi operai nella sua messe”. La preghiera non costa denaro, né richiede l’accensione di un mutuo. Ricordiamoci che un buon sacerdote è una grazia speciale di Dio: se la desideriamo veramente, preghiamo con perseveranza, per ottenerla!
Auguriamo ai neo diaconi, che se Dio vuole, fra sei mesi saranno ordinati sacerdoti, di essere portatori di libertà e di speranze, condividendo la fatica del quotidiano nelle realtà in cui dovranno operare, di riuscire ad offrire sempre, comunque e dovunque, un servizio pieno d’amore e disinteressato; che la SS. Trinità vi possa guidare, ispirare e aiutare nei compiti assegnati; che la Vergine Maria, prima missionaria del Vangelo, sia sempre al vostro fianco.
Gaetano Sperandi.
Ordinazione diaconale nella parrocchia Madonna della Salute a Teramo (Italia)