12
Perché facciamo quello che facciamo?
L'ortica curativa
La si può assumere sotto varie preparazioni, in base alle proprie preferenze.
Tisana: scottare un cucchiaino colmo di ortica con ¼ di litro d'acqua e lasciare riposare per breve tempo.
Tintura: pulire e tritare le radici e introdurle in una bottiglia fino al collo. Versarvi sopra dell'acquavite 38-40°C e la si lascia in un luogo riscaldato.
Succo: si ottiene strizzando in una tela fine le foglie e le parti più tenere della pianta.
Sciroppo antireumatico: 100gr di foglie, 200 gr di zucchero, 600 gr di acqua.
Lasciare in infusione le foglie. nell'acqua bollente per 12 ore. Filtrare, aggiungere lo zucchero e farlo sciogliere a fiamma bassissima.
Aiuta a far sparire i gonfiori. Berne una tazza al giorno.
Nonna Ortica
“In una conferenza radiofonica, un medico fece notare che l'ortica è una delle migliori erbe medicinali che possediamo. Se l'umanità sapesse quant'è grande il suo potere curativo, non coltiverebbe altro.” [Dal libro di Maria Treben “Le erbe della farmacia del Signore”]
Nonna? Perchè nonna, la mia nonna non punge! Certo, è vero, se pensiamo all'ortica la prima cosa che ci viene alla mente sono le fastidiose punture che ciascuno di noi sicuramente ha subito raccogliendo fiori in campagna.
Io penso alle vecchie nonne di campagna dei miei tempi. Un po' burbere, non facilmente avvicinabili per diffidenza o pudore, ma se la sapevi prendere, allora tutto cambiava e scoprivi quanto erano generose, forti, tenaci e affidabili.
Generosa è l'ortica, infatti possiede un sacco di virtù: è emostatica, depurativa, emolliente, antireumatica e antianemica, cura la stanchezza e il mal di testa, è rimineralizzante, fa ricrescere i capelli.
E' ricca infatti di minerali e oligoelementi: ferro, sodio, potassio, calcio, magnesio, silicio, rame, zinco, manganese, nichel e di vitamine B2, B5, C, E, K e acido folico. Contiene proteine al 9% dell'ortica fresca e al 40% del peso secco. Inoltre presenta 8 amminoacidi essenziali, (Jean Valnet).
Dell'ortica si utilizzano tutte le parti, le foglie e gli steli si raccolgono in primavera, semi e radici in autunno. Si consiglia però di raccoglierla sempre lontana dai centri abitati.