CLIMAIMPIANTI_Maggio/Giugno 2025 | Page 20

IMPIANTI • GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO
Figura 4- Vaporizzatori GPL elettrici e ad acqua calda( da doc. Pegoraro)
stono tabelle specifiche):- 42 kg / h a 10 ° C di temperatura esterna,- 35 kg / h a 5 ° C di temperatura esterna,- 28 kg / h a 0 ° C di temperatura esterna,- 20 kg / h a-5 ° C di temperatura esterna,- 13 kg / h a-10 ° C di temperatura esterna; mentre al 40 % del riempimento la medesima superficie è capace di erogare:- 25 kg / h a 10 ° C di temperatura esterna,- 21 kg / h a 5 ° C di temperatura esterna,- 16.5 kg / h a 0 ° C di temperatura esterna,- 12 kg / h a-5 ° C di temperatura esterna,- 8 kg / h a-10 ° C di temperatura esterna.
Dai dati riportati è evidente che un serbatoio da 5 m 3 non è sufficiente nel periodo invernale. Con una temperatura di-5 ° C sono necessari almeno 2 serbatoi da 5 m 3 collegati in parallelo, con una portata erogata totale di 20 x 2 = 40 kg / h che si riduce a 12 x 2 = 24 kg / h quando i serbatoi sono al 40 % del riempimento. Questo significa che, con un funzionamento dell’ impianto di otto ore al giorno e con un fattore di contemporaneità del 70 %, i serbatoi devono essere caricati ogni 15 giorni con almeno 2.500 kg di GPL, ovviamente ad una temperatura esterna di riferimento di-5 ° C! Un solo serbatoio da 5 m 3 potrebbe essere sufficiente solo nel periodo estivo in quanto la capacità di erogazione è direttamente proporzionale alla temperatura esterna( a 20 ° C può arrivare a 30 kg / h). Per quanto attinente la tubazione di alimentazione, è conveniente, considerata la lunghezza virtuale, lavorare in fase liquida e quindi con una pressione a valle del riduttore di 1 ° salto( installato sul serbatoio) di circa 1,5 bar. Con una perdita di 0,3 bar sarà necessaria una tubazione Pe / ad Ø40 PN10 sino al riduttore di 2 ° salto installato all’ esterno della centrale termica. Per bypassare il problema evidenziato è possibile inserire a valle del serbatoio un vaporizzatore, alimentato ad acqua calda o energia elettrica( resistenza elettrica EExD certificata Atex); sono apparecchiature studiate per vaporizzare il gas liquido. Il loro uso però comporta un consumo di energia termica o elettrica, il rispetto di ulteriori normative specifiche e il rischio di nuovi punti di perdita.
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