t mandata
=
� t asp
+ 2 �
( t − t) � cond evap
IMPIANTI FRIGORIFERI • RECUPERO TERMICO
❸ ❹
Per evidenziare graficamente quanto si è detto si esamini la figura 3. La stessa rappresenta il ciclo frigorifero di figura 2 molto vicino alla realtà, con sottoraffreddamento del liquido( hA-hA1) e surriscaldamento del vapore( hC1-hC) ottenuti rispettivamente nel condensatore e nell’ evaporatore dell’ impianto frigorifero. Sono inoltre evidenziate le cadute di pressione nella linea di aspirazione del compressore( pC-pC1) e nella linea di mandata dello stesso( pD-pE). Per avere la possibilità pratica di individuare un ciclo frigorifero, in senso generale, sul diagramma P / H e quindi valutarne le prestazioni, è necessario effettuare delle misurazioni come illustrato in figura 4. Sono necessari dei manometri di alta e bassa pressione, le cui scale di temperatura di saturazione, relative ai vari refrigeranti, sono disposte concentricamente alla scala di pressione, e dei termometri a contatto con opportuna scala. È importante ricordare che il manometro,
sul quale viene letto il valore della pressione manometrica e non assoluta, non è un termometro. Infatti questo è adatto a misurare la temperatura del refrigerante allo stato di miscela liquido-vapore, cioè quella miscela che nel diagramma entalpico figura solo all’ interno della caratteristica curva a campana. Tornando alla figura 4 e procedendo in senso orario possiamo misurare i seguenti parametri: M1 Pressione effettiva di mandata o di scarico pD; T1 Temperatura effettiva di mandata o di scarico in D. Il valore di questa temperatura può essere calcolato, con buona approssimazione, anche analiticamente con la relazione:
t mandata
=
� t asp
+ 2 �
( t − t) � cond evap
M2 Pressione effettiva di condensazione pA < pD; T2 Temperatura effettiva a monte della valvola di espansione,
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