34
L’ergonomia per l’affidabilità
e la sicurezza delle macchine
Adottare un approccio che tenga conto di
istanze ergonomiche può migliorare affida-
bilità e sicurezza delle macchine. “Questo
perché, al fine di salvaguardare l’affidabilità
del macchinario, l’ergonomia ritiene che il
processo di progettazione per stadi, affi-
dato a tecnici, designer ed ingegneri, vada
integrato chiamando in causa anche l’espe-
rienza degli operatori e degli attori della
prevenzione presenti in azienda. In partico-
lare, per ogni fase del processo andrebbe
riconosciuta: a) l’utilità del feedback e dei
possibili aggiustamenti migliorativi; b) l’ade-
guatezza delle azioni ergonomiche docu-
mentate allo scopo di verificare il rispetto
delle norme di buona pratica, di chiarire
le motivazioni che supportano le decisioni
progettuali e di illustrare criteri e requisiti
legati ad ogni stadio progettuale”, spiega
la dottoressa Cenni. “Ciò detto, tenendo
conto delle tre aree disciplinari che la carat-
terizzano (biomedica, politecnica, psico-
sociale), l’ergonomia affronta l’interazione
fisica con macchine ed attrezzature, sulla
base di principi antropometrici e biomecca-
nici da applicare nel rispetto delle caratte-
ristiche degli operatori per prevenire rischi
muscolo-scheletrici (posture incongrue,
movimentazioni manuale dei carichi, movi-
menti ripetitivi); l’interazione cognitiva con
display e software, sulla base di processi
mentali finalizzati a gesti lavorativi sicuri;
l’interazione psicosociale legata a politiche
organizzative, procedure, mansioni, comu-
nicazione. È importante anche seguire la
normativa tecnica ergonomica che tratta
il lavoro mentale (da sovraccarico o sotto-
carico, monotonia e ripetitività nello svolgi-
mento dei compiti e lo stress lavoro-corre-
lato)”.
Perché è importante
l’ergonomia cognitiva
Al di là degli aspetti fisici e strutturali,
comunemente riconosciuti, perché è
così importante considerare l’ergonomia