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contenimento degli oneri legati all’acquisto della
materia prima nel caso dei combustibili fossili
convenzionali ed eventuali benefici fiscali e
non, legati all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
L’idea di sostituire in parte o del tutto i sistemi di
generazione convenzionale con altri basati su
fonti energetiche rinnovabili fornisce una valida
risposta a gran parte di queste esigenze, ma
non è in grado di garantire da sola la stabilità,
l’affidabilità e la “power quality” richieste dagli
utenti della rete. Le fonti energetiche rinnovabili,
al contrario di quelle convenzionali, sono per
loro natura incontrollabili e contribuiscono
quindi a introdurre pesanti elementi di disturbo
nel sistema elettrico a cui sono connesse.
È possibile fornire una risposta positiva alle
esigenze di tutti i soggetti della microrete
solamente coniugando le fonti energetiche
rinnovabili con un sistema di gestione
intelligente della microrete nel suo complesso.
Un sistema intelligente di questo tipo (o “smart”
come è di moda dire oggi) deve essere in
grado di gestire gli assetti della generazione e
del carico in modo da garantire in ogni istante il
miglior compromesso possibile tra gli obiettivi di
qualità della fornitura elettrica e il contenimento
massimo dei costi e dell’impatto ambientale.
Il PMS (Power Management System) è il
sistema in grado di fornire questa intelligenza e
controllare al meglio qualsiasi microrete.
Il PMS è in grado di gestire:
• lo scambio di import/export con la rete
nazionale;
• il passaggio della microrete dallo stato di
connessione alla rete nazionale a quello
di sistema isolato attraverso opportune
operazioni sia sulla generazione che sul
carico;
• il passaggio della microrete dallo stato di
sistema isolato a quello di connessione alla
rete nazionale (ri-sincronizzazione) attraverso
opportune operazioni sulla generazione;
• gli assetti di produzione della microrete
modulando la percentuale di energia
da fonti rinnovabili in funzione del livello
richiesto di stabilità e affidabilità del sistema;