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CITY LIFE MAGAZINE N.12
facciata sia all’interno delle
volte; la scenografia interna è
composta di molti elementi,
in apparente contrasto tra
loro ma armonizzati per
colori, massa e messaggio.
L’imponente soffitto a volte
è diviso in sezioni, ciascuna
con un proprio argomento
a sostegno della diversità
gastronomica e culinaria
della Francia. Un elemento
importante e ulteriore da
evidenziare riguarda gli impianti
del progetto, questi sono
stati definiti osservando in
maniera precisa le direttive
imposte dalle Linee Guida
della manifestazione, che
obbligavano gli architetti
a prendere un particolare
impegno sulla riduzione
dei consumi energetici, sul
riciclaggio dei rifiuti e sulla
depurazione.
Questo dovrà essere il primo
Expo totalmente sostenibile
e recuperabile, senza
sprechi eccessivi e attenti
alla mitigazione dell’impatto
dei gas serra. Una politica
che la Francia ha perseguito
impiegando sorgenti LED e
una membrana traspirante
e trasparente a rivestimento
dell’intero padiglione,
per evitare eccessive
dispersioni di calore.
Un’architettura montabile,
smontabile, riutilizzabile e
totalmente sostenibile, temi
che coinvolgono tutte le
architetture temporanee
presenti in Expo Milano 2015.
Alla fine della manifestazione
rimarranno solo i ricordi e il
Padiglione Italia, a memoria
del più importante evento
del primo ventennio del XXI
secolo.